CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Docenti pro Gaza rilanciano: "Assemblea il 27 febbraio"

Ieri le iniziative con l’attivista palestinese: "Aiutateci a fermare il genocidio". L’assessore Ara contestato quando prova a dire che Israele è una democrazia.

Docenti pro Gaza rilanciano: "Assemblea il 27 febbraio"

"Adesso è urgente per noi ricevere il vostro pieno supporto per aiutarci a fermare il genocidio di Israele a Gaza". Così Omar Barghouti, co-fondatore del movimento internazionale a guida palestinese per il Boicottaggio, il disinvestimento e le sanzioni (Bds) contro Israele, ha parlato durante la prima delle due iniziative che si sono svolte ieri per parlare del conflitto in Medio Oriente. "Nel tempo del genocidio – afferma – mettere fine alla complicità è il più profondo obbligo etico. Se non ora, quando? Non essere complici significa dire la verità al potere e rifiutare di essere silenziati da amministrazioni universitarie corrotte e codarde".

Sala gremita all’incontro promosso da Assopace Palestina, con più di un centinaio di persone, tra cui moltissimi studenti. Non a caso è già stata fissata per martedì prossimo, il 27 febbraio, un’assemblea di Ateneo che prende le mosse dalla petizione per il cessate il fuoco a Gaza che nei mesi scorsi raccolse centinaia di firme tra i docenti, i ricercatori e il personale dell’Alma Mater. Ad annunciare l’appuntamento è una delle prime firmatarie di quell’appello, Francesca Biancani, docente del dipartimento di Scienze politiche, che ieri ha introdotto l’iniziativa con Barghouti. L’attivista ha poi preso parte – e anche qui l’affluenza è stata molto alta – all’iniziativa in Comune ‘Bologna con il popolo di Gaza: Per una pace giusta e contro l’assedio’ promossa dalle liste di maggioranza a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche l’assessore Daniele Ara e la professoressa israeliana della London South Bank University, Eilan Weizman.

Il co-fondatore di Bds ha poi accusato il nostro Paese di essere "complice del genocidio, non solo nel traffico di armi e nella difesa politica e diplomatica della guerra, ma anche nella politica di affamamento della popolazione". Per l’attivista "parlare di pace ha senso solo se si parla di pace con giustizia" e proprio sul tema della pace lancia un nuovo appello: "Se odiate la violenza e l’oppressione, allora c’è bisogno di mobilitarsi per aiutarci a smantellare il regime di apartheid coloniale di Israele che dura da 75 anni, come ogni altra forma di oppressione".

Nel corso dell’incontro in Comune, non sono mancate poi alcune contestazioni. Le voci del pubblico presente nella sala di Palazzo d’Accursio si sono alzate quando l’assessore Ara, durante il suo intervento, ha definito Israele "una democrazia". Nonostante questo, Ara ha posto l’accento sul "massacro a cui stiamo assistendo che non può essere giustificato" sottolineando come il Comune continuerà a "chiedere con insistenza il cessate il fuoco" con l’impegno, dall’altra parte, di "impedire il riemergere di un antisemitismo e un’islamofobia che ormai sono all’ordine del giorno".