
La nuova veste dell’ex pompa di benzina
Bologna, 19 settembre 2015 - A suo modo è un piccolo pezzo della storia recente di Bologna. Oltre che un gioiello di architettura, secondo chi l’ha rimesso a nuovo. L’ex benzinaio di piazza di Porta Maggiore (all’angolo con viale Carducci) riaprirà tra poche settimane. Con una nuova veste: diventerà un negozio. La proprietà, la stessa che a inizio Anni ’50 costruì la pompa di gasolio, sta vagliando in questi giorni le offerte di affitto.
La stazione di servizio era chiusa e cadente da anni. Unico momento di celebrità, il 24 maggio dello scorso anno, alla vigilia delle elezioni: fu occupato temporaneamente al termine di un corteo dei centri sociali contro Casapound. Il problema più grosso è stato, come sempre, la burocrazia: i tempi per la bonifica dei pozzi usati in passato per la benzina si sono allungati, rallentando i progetti di ripristino. «Ma se tutto va bene, il 30 settembre Arpa ci darà l’ok definitivo», incrocia le dita l’architetto Sebastiano Sarti, che ha curato il cantiere: «Il passo successivo sarà chiedere l’agibilità, contiamo che il negozio sia aperto ben prima della fine dell’anno».
Negli archivi c’è ancora la richiesta di costruzione della pompa firmata da Antonio Forlani nel 1950 e il ‘nulla osta’ concesso dal Comune il 10 giugno 1953: «Abbiamo voluto riportare la struttura esattamente com’era, usando i disegni originali», spiega Sarti. Così, «abbiamo mantenuto il rivestimento esterno in travertino e ripristinato il colore dell’epoca». Poi la chicca: «Il rivestimento inferiore della tettoia è un mosaico di tessere di vetro di 2 centimetri per 2: oggi nessuno si sognerebbe di farlo».
La pompa sorge su un prefabbricato precedente e si appoggia sui resti delle mura della città, ma non è uno stabile vincolato. Sciolto ogni legame con la gestione precedente, la proprietà è pronta ad affittare questa piccola perla. Non sarà un bar, nonostante le tante richieste. In lizza, pare, due soluzioni: un negozio di abbigliamento e oggettistica e un’attività di pompe funebri.