REDAZIONE BOLOGNA

Dissuasori in via de' Carracci a Bologna: auto a passo d’uomo

Rallentamenti dopo l’introduzione dei dissuasori contro la sosta selvaggia

Bologna, 27 ottobre 2022 - Il Comune dice basta alla sosta selvaggia in via de’ Carracci, lato ingresso stazione dell’Alta Velocità. Da sette anni – nonostante l’apertura del parcheggio sotterraneo ‘Kiss & Ride’ pensato ad hoc per le soste brevi, aperto al pubblico nel febbraio 2015 – in via de’ Carracci è il caos, con auto in doppia o addirittura tripla fila per... carico e scarico passeggeri.

I dissuasori anti sosta selvaggi installati in via de' Carracci
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Via Carracci a Bologna, il sindaco tira dritto: "I dissuasori restano"

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Vista l’inutilità dei controlli (forse, va detto, poco costanti) martedì scorso il Comune ha deciso di passare alle maniere forti: ha installato dei dissuasori di tipo New Jersey nel tratto compreso tra via Fioravanti e via Matteotti.

La novità, non annunciata, ha colto impreparati molti automobilisti, e ha subito creato ulteriori rallentamenti in via de’ Carracci, dove ieri si sono formate lunghe file a passo d’uomo.

La presenza dei dissuasori "ha peggiorato sensibilmente la situazione, commentano Marta Evangelisti e Graziella Tisselli, consigliere comunali di Fratelli d’Italia. "Forse era il caso di avviare un dialogo con i gestori dei parcheggi sotterranei e con quelli del parcheggio su via Fioravanti per introdurre tariffe promozionali per i primi 60 minuti". E "si poteva utilizzare più spesso e meglio la Polizia locale in un’ottica di prevenzione".

Il Comune ricorda intanto che il ‘Kiss & Ride’ è attivo con orario 5,30-23, accesso da via Svampa e dal sottopasso Ernesto Maserati, e uscita su via Serlio.

Le voci dei cittadini

"Meglio i controlli fatti dai vigili"

È allarme sosta in via de’ Carracci. Ma i dissuasori davanti all’ingresso della stazione Alta Velocità non mettono di buon umore diversi cittadini, tra cui Alessia Bresciani, che spiega la sua opinione: "Non è un metodo corretto, a mio avviso – afferma –: sarebbe più opportuno puntare su una presenza fisica dei vigili, per monitorare la strada e multare chi fa il furbo. In questo modo, invece, si va semplicemente a ridurre la carreggiata, togliendo la possibilità alle auto di muoversi in maniera più agile. Si crea uno spazio pedonale inutile, dato che i marciapiedi a fianco sono larghi e non mancano. Una seconda ipotesi potrebbe essere quella di realizzare un cancello, che impedirebbe così ai viaggiatori di salire nelle auto parcheggiate in strada. Che avrebbe sì lo stesso fine, ma non ostacolerebbe la strada. I dissuasori non servono".

"Calano i clienti, addio pausa caffè"

"Già si riscontrano i primi disagi. Hanno occupato una carreggiata riducendo lo spazio. È vero, la sosta selvaggia non c’è più, ma noi ne risentiamo – precisa Alessandro Rotunno, del bar la Bottega Tosca in via de’ Carracci –. La clientela è già diminuita, perché non c’è più lo spazio per sostare e prendersi un caffè al volo. Così si blocca una strada e si aumentano i disagi. A partire dal traffico, che aumenterà così come il rumore dei clacson e le multe. Che se già prima erano all’ordine del giorno, ora saranno destinati a crescere a dismisura".

"Questo imbuto crea più traffico"

"Già da stamattina (ieri, ndr) ci sono state le prime criticità. In primis, l’aumento del traffico, conseguenza ovvia perché lo scorrimento è più lento. Per non parlare di clacson e smog, fino ai disagi che noi commercianti viviamo sulla nostra pelle. La clientela è diminuita, perché è difficile trovare parcheggio e se gli automobilisti non possono fermarsi al volo, rinunciano alla pausa caffè – spiega Mario Wu –. Certo, la ‘sosta selvaggia’ merita di trovare una soluzione, ma se questo deve essere il modo, forse era meglio prima".

"Code e ingorghi cresceranno"

"No, non credo che questa sia una soluzione che possa davvero apportare dei benefici". Salvatore Vitale è netto: "Questi dissuasori metteranno in difficoltà non solo i bolognesi, ma anche tutti coloro che arrivano da altre città e si devono fermare in stazione per motivi personali. Io, ad esempio, arrivo da Modena e spesso devo dirigermi in questa zona: l’opportunità di lasciare la propria vettura, per qualche minuto, in strada consentiva a tutti di muoversi con maggiore elasticità. Certo, c’era il problema del traffico, ma alla fine è proprio attraverso questo tipo di limitazioni che le code e gli imbottigliamenti cresceranno: non era la sosta a compromettere la mobilità di questa strada".

"Il guard rail scontenta tutti"

A non essere d’accordo con la nuova installazione di dissuasori in via de’ Carracci sono anche alcuni residenti della zona. Lorenzo Bondi, infatti, non esita a dire la sua: «Siamo davanti a una stazione ferroviaria, la gente si dovrà pur potere fermare da qualche parte, o sbaglio? Qui arrivano persone da tutta Italia e i parcheggi sotterranei non sempre si rivelano utili e non sono conosciuti da chiunque. Se un genitore ha bisogno di andare a prendere suo figlio o un amico alla stazione, è chiaramente più comodo fermarsi qualche minuto in strada, giusto il tempo necessario, invece che infilarsi là sotto. Se invece la sosta è un problema che deve riscontrare una soluzione in tempi brevi, almeno che ripensino al progetto, perché i dissuasori mettono in difficoltà tanti automobilisti".

"Non si poteva andare avanti così"

"Era necessario". Gianluca Tolomelli che approva la soluzione del Comune di installare i dissuasori in via de’ Carracci per evitare fermate irregolari. «Passo spesso in questa zona e posso garantire che, da sempre, c’erano file improponibili dovute alle soste selvagge davanti alla stazione. Ora ci vorrà un po’ di tempo per capire se questa misura possa funzionare, perché anche chi ha necessità di sostare in questa strada merita attenzione e soluzioni. È chiaro però che la situazione meritava un cambiamento: così non si poteva più andare avanti.