Bologna, 9 aprile 2024 – L’esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana con lo scoppio avvenuto nel pomeriggio, nel territorio di Camugnano, sull'Appennino bolognese, ha un bilancio tragico.
L’ultimo aggiornamento sui 15 lavoratori coinvolti parla di tre morti, cinque feriti, quattro dispersi e tre illesi.
Cosa è successo al lago di Suviana – Dove si trovano lago e centrale
La ricerca dei dispersi
Lo scoppio sarebbe avvenuto al piano -8 a causa della ‘esplosione della turbina: lì sarebbero morte tre persone. Mentre i soccorritori stanno cercando le persone disperse al piano -9 della centrale idroelettrica dove sarebbe crollato il solaio. Il piano si è poi allagato.
Il problema da parte delle 12 squadre dei vigili del fuoco al lavoro (in arrivo anche squadre specialiste nel recupero) non stava solo nella difficoltà logistica di raggiungere il piano sotto il livello dell’acqua del lago (tant’è che i soccorritori si sono calati con le bombole d’ossigeno), ma anche dal fatto che prima della tragedia c’era stato un cambio turno da parte degli operai.
Quindi le autorità che stanno organizzando le manovre di aiuto non sapevano se alcuni degli operai che si trovavano al piano -9 fossero tutti ancora lì, oppure se, avendo finito il proprio turno di lavoro, si trovassero altrove e quindi fuori dal caos.
Chi sono i lavoratori coinvolti
I 12 lavoratori coinvolti nell'esplosione sono quasi tutti appartenenti a ditte esterne alla società e venivano da diverse parti d’Italia. Risulterebbe solo un ex dipendente di Enel che lavorava come consulente per queste ditte. Lo ha detto il prefetto di Bologna, Attilio Visconti.
“Speriamo siano ancora vivi”
Il comandante regionale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, ha parlato dei soccorsi: “Tutto l'edificio si sviluppa fino a 70 metri, i dispersi che stiamo cercando sono a meno 40. Speriamo che siano ancora vivi, nonostante l'esplosione abbia causato un vasto allagamento, speriamo che abbiano trovato riparo in qualche altra parte della piastra che comunque molto ampia. Ci vorranno altre 6 o 7 ore di lavoro se non si complica ulteriormente il lavoro a causa del crollo del solaio”.