NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Discoteca in piazza Rossini, Italia Nostra dice no. Appello ai Beni culturali

Il presidente Milani: "Uso incompatibile con la natura di questo luogo. Patrimonio considerato solo come sfondo per intrattenimento e feste"

Discoteca in piazza Rossini a Bologna, tra progetti e polemiche

Discoteca in piazza Rossini a Bologna, tra progetti e polemiche

Bologna, 19 giugno 2024 – L’uso prospettato per piazza Rossini sarebbe "incompatibile" con la sua natura. Per questo Italia Nostra, in appoggio ai residenti della zona universitaria, si appella alla sovrintendente Francesca Tomba, perché valuti "sin d’ora la vicenda con rigorosa attenzione". La vicenda in questione, per cui il presidente di Italia Nostra Raffaele Milani chiede ai Beni culturali di intervenire, è la ‘discoteca’ che nei weekend animerà piazza Rossini, con lo spazio dato in gestione, per il periodo estivo, al Kindergarten. ‘Zentrum’, questo il nome del progetto, partirà martedì prossimo, con tanta musica, in particolare il venerdì e il sabato fino alle 23,30 "con decibel un po’ più alti, comunque più bassi di una discoteca al chiuso e nella norma", come assicura Alan Cariani di Kindergarten, ma anche incontri e iniziative, oltre a un ‘baretto’.

Un ‘contenitore di intrattenimento’ che già prima di partire ha fatto rizzare i peli sulle braccia dei residenti, con Giuseppe Sisti che ha spiegato come siano stati tenuti del tutto all’oscuro dall’Amministrazione comunale, scoprendo dell’iniziativa a cose fatte dal Carlino . "Non sarà per niente utile a risolvere i problemi che ci sono. Anzi, probabilmente li peggiorerà", la conclusione di Sisti.

Una preoccupazione condivisa dal presidente di Italia Nostra, che si sofferma però, nella sua riflessione, sull’aspetto storico-artistico di piazza Rossini. "L’offerta musicale – spiega Milani –, così estesa e in funzione di una discoteca senza limiti di tempo, contribuirà a ridurre la piazza storica, già ferita da un inadeguato giardinetto ‘temporaneo’, a mero spazio di consumo, in contrasto evidente con la nozione di patrimonio da conservare e valorizzare". E Milani chiama in ballo anche la promotrice del progetto: "Preoccupa – prosegue il presidente di Italia Nostra – che sia stata la vicesindaca Emily Clancy ad aver indicato questo allargamento dell’uso che riteniamo improprio e dannoso per decentrare i flussi della movida. Anche alla luce di quanto già avviene in piazza San Donato e in piazza Aldrovandi, desta allarme il consumo del patrimonio artistico e monumentale visto solo come sfondo scenografico della ristorazione o dell’intrattenimento".

Italia Nostra si schiera quindi al fianco dei residenti "nel richiedere con forza un maggior rispetto nei confronti della città e delle esigenze del buon vivere", ravvisando nell’uso prospettato di piazza Rossini "un caso di destinazione di un bene di alto rilievo ad usi incompatibili con la sua natura - in netto contrasto con il Codice dei beni culturali".

Sulla stessa linea gli esponenti di Fratelli d’Italia in Comune, che parlano di una "decisione unilaterale" che porterà solo ad "aumentare e alimentare la malamovida a danno di chi vorrebbe riposare".