Un mese senza ascensore. E ci sarà ancora da aspettare. L’impedimento di salire e scendere le scale complicherebbe la vita a chiunque. Figuriamoci a chi è invalido al 100% o costretto a recarsi in ospedale per fare la dialisi. Negli appartamenti Acer di via Beroaldo 8 e 10, un gesto semplice come andare a fare la spesa è diventato impossibile da quando, il primo novembre, un residente è rimasto intrappolato per un’ora e mezzo al buio dentro l’ascensore. Tanto da dover richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Un’operazione complicata per cui è servita un’enorme pinza, in modo da scardinare le porte, che ha deformato la cabina.
Il protagonista è Franco Adamo che, da quel giorno, non può più uscire da casa. Inutili le telefonate, le e-mail, le Pec: per riattivare l’ascensore, c’è da aspettare. E lo stesso vale per quello al civico affianco – sempre rotto –, dove il ripristino sembra meno complicato, ma ancora non c’è stato.
"Ci sono persone disabili che non possono recarsi al supermercato o dal medico – racconta Adamo –. Queste cose non dovrebbero mai succedere, figuriamoci in una situazione del genere. Ho sollecitato chiunque, ma ad oggi non ho avuto risposte". Non solo: non sarebbe la prima volta che l’ascensore smette di funzionare.
"È successo anche ad agosto, poi il problema è stato risolto – prosegue Adamo –. Eppure mi chiedo come sia possibile che ci ritroviamo di nuovo con lo stesso disservizio".
Al caso si è interessato Francesco Sassone (Fratelli d’Italia), consigliere comunale appena eletto in Regione, da sempre attento alle problematiche di edilizia pubblica: "Non è giustificabile il lassismo di Acer e del Comune, che lasciano senza ascensore da oltre 20 giorni un condominio. Ed è ancor più grave se si considera che è abitato da anziani e fragili. L’amministrazione per gli occupanti di via de’ Carracci ha trovato subito 4,5 milioni di euro per ristrutturare, mentre per chi alloggia a pieno titolo negli immobili Acer e paga l’affitto, con bollette salatissime, non riesce a mettere in funzione un ascensore. Come FdI proponiamo da anni un aumento dei fondi da destinare alla manutenzione degli alloggi, ma il Comune si è sempre dimostrato sordo. I soldi ci sono, basti pesare ai dividendi Hera...".
Secondo Acer e la ditta degli ascensori, il problema sarebbe la mancanza di pezzi di ricambio, vero motivo del ritardo.
"Purtroppo ci vorrà ancora un po’, non è un lavoro facile – commenta Marco Bertuzzi, presidente dell’Azienda casa –. Ci tengo a dire, però, che da subito ci siamo attivati per trovare un sistema alternativo in grado di permettere ai residenti di fare le scale. Lunedì (domani, ndr) dovrebbe arrivare il preventivo per noleggiare una sorta di montacarichi che dia a queste persone la possibilità di uscire di casa. Mi dispiace moltissimo, stiamo facendo tutto il possibile".