Bologna, 6 settembre 2024 – "Ciao Fallou, fai buon viaggio, ti ricordiamo sempre e solo con un sorriso", si legge su uno dei tanti messaggi in via Piave. Tantissima gente, soprattutto giovani, si è ritrovata nel pomeriggio sul luogo dove il 16enne ha trovato la morte, mercoledì sera, per mano di un coetaneo che è stato arrestato. Alla commemorazione hanno partecipato anche i genitori, Daniela e Mao: commovente il loro abbraccio tra la folla. Intanto oggi è arrivata la convalida del fermo del baby killer, l’udienza si è svolta al tribunale dei Minorenni del Pratello davanti alla gip Anna Filocamo, che ha deciso per la custodia in carcere, ravvisando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell'indagato. Il baby killer: “Stavo fuggendo, mi hanno placcato da dietro e ho tirato fuori il coltello”.
L’avvocato dell’accusato Simone Vincenzo Ferraioli: “Il mio assistito è sconvolto, in stato confusionale. Ha ammesso le sue responsabilità e dato una sua versione dei fatti – ha detto il legale -. Non ha cercato di sminuire ciò che ha fatto, ha anche fatto ritrovare il coltello tra alcune auto vicino a dove è successo il fatto”.
In via Piave a Bologna è intervenuto anche il discusso rapper Medy Cartier, per incontrare gli amici e i genitori del 16enne ucciso da un coetaneo, a cui ha dedicato una storia su Instagram.
Mentre stava fuggendo verso casa sarebbe stato rincorso e placcato da dietro, rovinando a terra, quindi in più di uno gli sarebbero saltati sopra e a quel punto lui, per paura, ha tirato fuori il coltello sferrando colpi alla cieca, senza vedere chi colpiva. È la versione che avrebbe dato il 16enne fermato per l'omicidio di Fallou Sall. La sera del 4 settembre ci sarebbe stato un primo scontro al parco, dalla parte opposta rispetto a via Piave: una scazzottata con il bengalese amico di Sall con cui c'erano stati screzi e poi rimasto ferito. Lui sarebbe quindi scappato e si è radunato un gruppo che lo ha inseguito
Oltre all'autopsia su Fallou, il medico legale nominato dalla Procura per i minori di Bologna esaminerà anche le lesioni presenti sul corpo dell'amico della vittima, rimasto ferito dalle coltellate e dimesso dall'ospedale Maggiore con dieci giorni di prognosi e sul corpo dell'indagato. I giovani sono rimasti coinvolti in una lite iniziata al parco del Velodromo, prima del tragico epilogo.
Fermo disposto dal pm convalidato e custodia cautelare in istituto penale minorile per il sedicenne accusato dell'omicidio del coetaneo Fallou Sall e del tentato omicidio di un altro minorenne bengalese. Lo ha deciso all'esito dell'udienza di convalida il Gip Anna Filocamo del tribunale per i minorenni, ravvisando la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell'indagato.
Folla in via Piave per ricordare Fallou. Presenti tantissimi giovani: amici, conoscenti e semplici cittadini colpiti dal dramma. Commuove l'abbraccio dei genitori, mamma Daniela e papà Mou Sall. Ieri gli amici di Fallou avevano lanciato un appello sui social per ritrovarsi in via Piave e portare fiori e lasciare un ricordo "per un fratello" che non c'è più. «Ciao Fallou, fai buon viaggio, ti ricordiamo sempre e solo con un sorriso», si legge su uno dei cartelli appoggiati ad un palo. Nel primo pomeriggio anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, si è recato in via Piave per rendere omaggio al 16enne.
Anche il Comune di Bologna, con una sua rappresentanza, sarà presente oggi pomeriggio in via Piave al momento di ricordo organizzato dagli amici per Fallou. "Oggi saremo lì per un abbraccio collettivo - conferma Mattia Santori, delegato alle politiche giovanili - ma siamo consapevoli che c'è un lavoro grossissimo da fare, nella comunicazione e nell'ascolto di questi ragazzi". Per tutta la città la morte di Fallou "è una ferita - afferma Santori, a margine di una conferenza stampa in Comune - stiamo anche ascoltando le reazioni dei ragazzi, che sono i protagonisti incolpevoli e inconsapevoli di quanto accaduto. Leggevo oggi che c'è anche un po' una quasi fisiologica ricerca di vendetta. E quindi dobbiamo anche accompagnare i ragazzi a capire che è nella comprensione dei fattori, delle cose negative della vita, che si arriva a perdonare e comprendere ciò che avviene. Questo ci dà la misura della complessità del lavoro che ci aspetta".
"Fallou è intervenuto perché durante la lite l'altro aveva preso il mio telefono", ha detto il ragazzo bengalese, anche lui minorenne e amico di Fallou, rimasto ferito nell'aggressione di mercoledì sera. Al microfono del TgR Rai Emilia-Romagna, il ragazzo ferito ha raccontato anche di aver detto all'amico, poi deceduto, di resistere, quando è stato colpito. "È stato ucciso mio fratello, io sono stato ferito, ha rischiato di prendere due vite, spero che la legge faccia il suo lavoro".
In mattinata, prima dell'udienza di convalida, la Procura per i minorenni di Bologna ha conferito a un medico legale l'incarico per l'autopsia su Fallou Sall, il 16enne ucciso il 4 settembre a coltellate, in via Piave. Presenti il difensore dell'indagato, avvocato Simone Ferraioli e della famiglia della vittima, avvocato Loredana Pastore.
“Abbiamo fatto l’udienza di convalida del fermo e la gip Anna Filocamo si è riservata la decisione sulla misura cautelare. Aspettiamo di sapere se il mio assistito rimarrà in carcere oppure no”. Lo ha detto l’avvocato Simone Vincenzo Ferraioli all’uscita del tribunale dei Minorenni dopo l’udienza di convalida per il fermo. Il legale ha confermato che il suo assistito ha risposto nuovamente alle domande del gip e ha ammesso le proprie responsabilità come già aveva fatto nel primo interrogatorio di mercoledì sera, subito dopo i fatti. Ferraioli ha aggiunto che al momento non sono state contestate aggravanti: la decisione del giudice potrebbe arrivare già in giornata.
Si legge in uno dei messaggi lasciati insieme ai mazzi di fiori sulla cancellata, vicino al punto in cui il ragazzo si è accasciato a terra. "Che la tua luce possa dare conforto ai tuoi genitori, alla tua famiglia, a chi ti ama. Ti sia lieve la terra".
"Un ragazzo sempre sorridente e amato da tutti": così gli amici descrivono Fallou Sall, il 16enne ucciso da un coetaneo in via Piave.
Fiori e biglietti di addio per salutare Fallou Sall sono comparsi già questa mattina in via Piave, nel luogo dove è stato ammazzato. Nel pomeriggio è prevista in via Piave una commemorazione da parte degli amici della vittima. Un altro saluto c'è stato ieri sera, nel vicino parco del Velodromo, dove sempre alcuni amici hanno fatto esplodere fuochi d'artificio per salutare Fallou, pubblicando poi una storia sui social. Su Instagram è comparsa anche una storia per Fallou del rapper Medy Cartier.
Il giovane accusato di aver ucciso Fallou Sall, dice il legale, “non conosceva la vittima”, ma in passato “aveva denunciato altri ragazzi, probabilmente dello stesso gruppo” di Sall e dell’altro ragazzo ferito, un 17enne bengalese dimesso con 10 giorni di prognosi. La vittima, stando a quanto emerso finora, sarebbe intervenuta nella rissa per difendere il diciassettenne ferito, venendo poi colpito dalla coltellata che gli è costata la vita. Infine, il legale fa sapere che il giovane non ha ancora visto i genitori, “che gli sono molto vicini e che forse riuscirà a vedere oggi”.