Dimore storiche: affrontare gli stati di calamità

La fragilità del territorio regionale di fronte alle calamità mette a rischio il patrimonio culturale. Un convegno a Palazzo Isolani discute delle priorità per la salvaguardia dei beni storici danneggiati.

La fragilità del territorio regionale a fronte delle calamità naturali non risparmia il patrimonio culturale. Lo si è visto ancora una volta – dopo il sisma del 2012 – e con drammatica evidenza in occasione dell’alluvione del maggio 2023 e poi ancora del terremoto che in settembre ha colpito sei Comuni della Romagna. Per questo è urgente e imprescindibile interrogarsi sulla tutela e la salvaguardia di questi beni che per il loro valore storico, artistico e identitario sono unici e che, se persi, determinano un vuoto per la collettività intera.

Così la sezione Emilia Romagna dell’Associazione Dimore Storiche ha organizzato oggi dalle 10 alle 13 a Palazzo Isolani (via Santo Stefano 16) un convegno su ’Stato di emergenza delle dimore e dei territori: protocollo per gli stati di calamità naturali e priorità da affrontare per il sistema culturale sociale ed economico dei territori, con la salvaguardia dei beni culturali’. Importanti ospiti prederanno parte all’evento tra cui Anna Lisa Boni, Mauro Felicori, Andrea Gnudi, Marco Filippucci, Giacomo Thiene. La presidente delle Dimore Storiche, Beatrice Fontaine, ha spiegato che l’incontro servirà per riflettere e valutare quali direzioni intraprendere di fronte alle emergenze climatiche. Infatti è necessario coordinare gli sforzi anche con le Istituzioni per gestire il patrimonio danneggiato dall’alluvione dello scorso maggio e non solo. "Gli ultimi eventi – ha ricordato – non solo hanno danneggiato edifici storici, biblioteche e archivi, ma che il paesaggio che ha subito un importante dissesto idrogeologico che ha coinvolto giardini storici e aziende agricole". Si parlerà del caso di villa Certani Vittori Venenti, dell’alluvione di maggio 2023 che ha danneggiato anche l’archivio della Biblioteca di Castel Bolognese. In questi ed altri fatti climatici sono coinvolti i proprietari dei beni, sostenuti dagli ingegneri e dagli architetti che collaborano alla ricostruzione assieme alle Istituzioni.

Nicoletta Barberini Mengoli