Era in Romania, a casa della nonna. Lì dove Chiara Balistreri aveva detto di cercarlo. Si è conclusa lunedì, con l’arresto da parte della polizia, la parabola di Gabriel Constantin, il ventiquattrenne che, arrestato dopo due anni di latitanza e messo ai domiciliari, era evaso ancora, fuggendo nel suo paese d’origine. Era accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi nei confronti della ragazza, oggi ventenne, che non aveva mai smesso di perseguitare, anche con minacce di morte via social, rivolte a lei e alla sua famiglia. Chiara, dopo l’arresto e la seconda fuga dell’ex dai domiciliari, un regime chiaramente inadeguato a contenere l’indole violenta del ragazzo, aveva affidato il suo sfogo a un video su TikTok e ne aveva anche parlato alla trasmissione ‘Le Iene’, che si era occupata del caso. "Mi domando perché, in Italia, bisogna aspettare la tragedia per muoversi e fare qualcosa nel giusto modo", aveva detto.
L’altra sera, è stata di nuovo la ragazza, rappresentata dall’avvocato Francesco Murru, ad annunciare l’arresto di Constantin, con una telefonata alla stessa trasmissione. La vicenda di soprusi subita da Chiara era iniziata appena intrapresa la relazione col giovane, quando lei era appena tredicenne. Abusi che Chiara aveva deciso di denunciare, però, solo nel 2022, dopo essere finita in ospedale col naso rotto, pestata e presa a cinghiate col guinzaglio del cane. Aveva messo a verbale maltrattamenti iniziati già nel 2017, quando entrambi erano ancora minorenni. Così era partita l’attività di indagine della Squadra mobile. Il gip, a seguito degli accertamenti della polizia, aveva dunque disposto nei confronti di Constantin la misura dei domiciliari. Una misura che non era però mai stata eseguita, visto che il ragazzo era subito fuggito in Romania, dove vive la nonna. Restandoci due anni e mezzo: il 26 ottobre, una chiamata anonima aveva informato la polizia che il ventiquattrenne si trovava di nuovo in Italia, a pranzo con la famiglia in un centro commerciale a Casalecchio. Era stato arrestato e, a quel punto, era stata eseguita la misura, che ovviamente il ragazzo, appena ha potuto, ha violato di nuovo. Il 4 novembre, quando gli agenti sono andati a casa sua per controllarlo, non c’era già più: di nuovo scappato. A quel punto Chiara, sconvolta, ha denunciato il fatto, gridando via social di non voler essere "l’ennesimo femminicidio".
Negli scorsi giorni, l’epilogo, con la Squadra mobile che, in contatto con la polizia romena, ha rintracciato e arrestato il ragazzo, per cui era stato spiccato un mandato di arresto europeo: era in un villaggio vicino Craiova. Nel frattempo, il tribunale ha disposto nei confronti del ventiquattrenne l’aggravamento della misura, disponendo nei suoi confronti il carcere. "Sono molto contenta – ha detto Chiara –. Spero adesso che finalmente giustizia sia fatta".