GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Bazzano, caso di dengue in ospedale: disinfestazione straordinaria

Paziente infetta punta da zanzare durante il ricovero

Laboratorio analisi

Laboratorio analisi

Bazzano (Bologna), 16 giugno 2015 - È stato necessario ricorrere ad una disinfestazione straordinaria estesa a tutti i dintorni dell’ospedale di Bazzano per ridurre il rischio di trasmissione della dengue. Una malattia infettiva tropicale che è stata contratta da una 49enne di Monte San Pietro di ritorno da una vacanza alle Maldive. Una malattia che, nella prima metà di maggio, aveva costretto la signora al ricovero all’ospedale Dossetti, dov’era stata punta diverse volte dalle zanzare proprio nel periodo in cui era possibile la trasmissione della malattia che risulta normalmente curabile, anche se possibile causa di complicanze gravi nei bambini e in persone già debilitate.

Per ridurre ogni rischio di diffusione della malattia all’inizio di giugno il Dipartimento di sanità pubblica, con una lettera circolare, aveva allertato i medici di base del distretto di Casalecchio per aumentare la vigilanza sulla possibilità che una zanzara, dopo avere punto la signora ricoverata fino all’11 maggio nell’ospedale di Bazzano, con una successiva puntura potesse avere trasmesso la malattia ad altri degenti, al personale sanitario o anche a semplici frequentatori dell’ospedale. L’informazione relativa alla pericolosa successione di punture di zanzara è pervenuta al Dipartimento solo il 29 maggio attraverso il referto del laboratorio di microbiologia del Sant’Orsola. Da qui l’iniziativa della disinfestazione estesa alle vicinanze dell’ospedale.

«Abbiamo già attivato le disinfestazioni (adulticidi e larvicidi) attorno all’ospedale di Bazzano, tuttavia è da rilevare che il ritardo di venti giorni non può escludere che le zanzare infette possano avere punto persone che a vario titolo siano transitate nelle ultime 3-4 settimane nei dintorni dell’ospedale e che potrebbero essere residenti ovunque, ma soprattutto si presume nel distretto di Casalecchio... nel caso un vostro assistito vi avesse segnalato sitomi netti potenzialmente attribuibili a Degue (febbre a 40°, fortissimi dolori artromialgici, cefalea e rash cutaneo) vi prego di segnalarcelo tempestivamente per eventuali accertamenti» hanno scritto i responsabili del dipartimento competente dell’Azienda Usl che ieri, a distanza ormai di due settimane dall’allerta, non hanno registrato contagi: «A tutt’oggi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta del territorio, tempestivamente informati dal Dipartimento di Sanità Pubblica, non sono pervenute segnalazioni di casi sospetti, né sono stati notificati nuovi casi – chiarisce una nota dell’Azienda Usl –. Si può escludere, attualmente, che quel caso possa averne originati altri. La dengue, teoricamente trasmissibile attraverso la puntura di zanzara, ha un periodo di incubazione compreso tra un minimo di 3 ad un massimo di 14 giorni».