NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Decreto sicurezza. Il no degli antagonisti. E il Comitato Besta:: "Temiamo lo sgombero"

La protesta contro il disegno di legge dirottata sul tema Don Bosco. Gli organizzatori avevano annunciato mille presenze: erano ducento.

Decreto sicurezza. Il no degli antagonisti. E il Comitato Besta:: "Temiamo lo sgombero"

Decreto sicurezza. Il no degli antagonisti. E il Comitato Besta:: "Temiamo lo sgombero"

Avevano annunciato che sarebbero arrivati in mille. Ma in piazza Roosvelt, ieri pomeriggio, erano meno di duecento, bimbi piccoli compresi, i rappresentanti di collettivi e mondo antagonista (con una rappresentanza degli attivisti del Comitato Besta) in protesta davanti alla Prefettura contro il il disegno di legge 1660 a firma dei ministri Piantedosi, Nordio e Crosetto. Un’occasione in cui solo in parte, però, gli esponenti di Plat, Potere al Popolo, Cambiare Rotta, Osa, Asia Usb e Gep (solo per citare alcune delle sigle presenti) hanno affrontato nel merito la questione del nuovo disegno di legge sulla sicurezza, definito "repressivo e securitario".

Continuando invece a portare al centro della discussione - in particolare negli interventi degli attivisti del Comitato Besta - il tema degli scontri al parco Don Bosco di giovedì. Ribadendo, così come fatto più volte in questi giorni, la propria posizione di vittime di un sistema sordo alle loro richieste. Erano in sei o sette. Non c’erano gli anarchici che di solito li accompagnano sul campo, anzi in cantiere, quando è il momento di menare le mani. C’erano invece gli esponenti di Pap, che hanno fatto propria la battaglia politica del Comitato, schierandosi apertamente non solo contro il Pd, ma anche contro Coalizione Civica.

"Noi denunciamo il fatto che Matteo Lepore, invece di risolvere un problema che è politico, che riguarda le politiche ambientali, siccome non sa cosa fare e non lo dice, dice ci penserà la polizia. Questo, secondo noi, è gravissimo", le parole di Gianni De Giuli, portavoce del comitato Besta, che si è detto "molto preoccupato" perché ritiene in preparazione uno "sgombero pesantissimo", maturato, a detta sua, a seguito degli scontri con la polizia di giovedì scorso, questione su cui il Comitato continua a negare ogni responsabilità da parte degli anarchici. Che ieri pomeriggio non hanno lasciato il loro presidio al parco Don Bosco per unirsi alla manifestazione sotto la Prefettura. Era quella la preoccupazione degli organizzatori dell’ordine pubblico, tanto che era stato disposto tra piazza Roosvelt, via IV Novembre e piazza Maggiore un importante schieramento di forze. Che, fortunatamente, ieri non è servito. Tra i manifestanti c’erano anche le famiglie che abitano lo stabile occupato di via Carracci, che hanno manifestato la propria preoccupazione per il prospettato aggravamento delle sanzioni nei confronti di chi invade abusivamente abitazioni. Tra gli inquilini, anche un esponente dell’Usb che ha chiesto al Governo di preoccuparsi di inasprire invece le norme sul caporalato e il lavoro nero, ricordando la morte di Satnam Singh, l’operaio indiano vittima di un gravissimo infortunio sul lavoro nei campi di Latina. Buttato in strada come un sacco di immondizia dal suo datore di lavoro e lasciato a morire dissanguato davanti casa.