Bologna, 18 luglio 2023 – Vasco Rossi, Marco Mengoni, Tiziano Ferro, Dave Gahan e Martin Gore probabilmente non si sono accorti del problema viabilità attorno al Dall’Ara, durante i loro concertoni. Se ne sono accorti però i bolognesi e i non bolognesi, arrivati in massa per sette maxi eventi che hanno rimesso in piedi la domandona: ha senso l’attuale di sistema di gestione della mobilità di quel quartiere in concomitanza dei live extra-large allo stadio?
Parrebbe di ‘nì’, se bilanciassimo le diverse mail insofferenti arrivate al Carlino con l’entusiasmo, innegabile, per una Bologna sempre al centro delle grandi saghe canore. Serve però una riflessione sul futuro, però quei concerti torneranno. Se ci sono pochi bagni chimici, se è impossibile parcheggiare, se i bus continuano a essere stracolmi e se il traffico si imballa continuamente, quali sono le soluzioni per migliorare?
"Sicuramente la stretta maggiore che c’è stata quest’anno, sulla viabilità in concomitanza di quei sette grandi eventi, ha permesso di sperimentare nuove soluzioni – spiega Lorenzo Cipriani, presidente del Quartiere Porto-Saragozza, in merito alle ordinanze comunali emanate per i quattro concerti di Vasco e per quelli di Mengoni, Ferro e dei Depeche Mode –. Il tema vero è che purtroppo in occasione di questi eventi prevalgono ancora i comportamenti irregolari di alcune persone. Certo, per show così impattanti un minimo di criticità sono da mettere in conto, ma la città ha risposto bene e vanno ringraziati gli agenti della Polizia Locale e tutto il personale impiegato".
Restano però diversi problemi sul tavolo: parcheggi, navette, la struttura di piazza della Pace già stracolma. Non avrebbe senso, come alcuni cittadini consigliano, un maggiore sfruttamento del parcheggio Tanari? "Lavoreremo per migliorare lo sviluppo della viabilità l’anno prossimo, compresa una maggiore valorizzazione del parcheggio Tanari – aggiunge Cipriani –. Che dovrebbe essere messo maggioramente al centro, valuteremo come. E che dovrebbe essere più utilizzato anche per recarsi semplicemente in città, ogni giorno. Un altro tema centrale, peraltro, è il disincentivo all’uso del mezzo privato, soprattutto dell’auto". Ma per chi arriva da fuori? "Ha senso per me anche ragionare sul maggiore sfruttamento di luoghi, attorno allo stadio, dove di solito non sarebbe ‘legale’ parcheggiare. Come accaduto quest’anno con la sosta consentita lungo lo ‘stradone’".
Infine il tema vespasiani e bagni chimici. "La dotazione compete agli organizzatori dei concerti, va sottolineato che all’interno dello stadio ci sono anche i bagni del Dall’Ara, ai quali si aggiungono i bagni chimici – spiega ancora Cipriani –. Se parliamo invece delle dotazioni attorno allo stadio, nelle immediate prossimità allora una valutazione su una più corretta implementazione andrà fatta. Su questo possiamo ragionarci, mentre di certo non possiamo imporre agli organizzatori di montare dei bagni chimici a due chilometri dallo stadio".
In aiuto arriverà entro l’anno una nuova opera pubblica. "Entro il 2023 saranno completati i lavori per la realizzazione del vespasiano all’interno del Giardino Bulgarelli. Una struttura che sarà utilizzabile 365 giorni all’anno – conclude il presidente di Quartiere –. Dobbiamo essere in grado di gestire, con consapevolezza, decine e decine di migliaia di persone che accedono a questi grandi concerti. Il bilancio finora è sicuramente positivo, ma qualche criticità è sempre da mettere in conto".