Se il Bologna sia tornato da Roma con una doppia vittoria è ancora a presto a dirsi. Di certo c’è, che dopo il successo sulla formazione di De Rossi in chiave Champions, l’amministratore delegato rossoblù, Claudio Fenucci, ha incassato dal mondo della politica l’apertura all’idea che ha lanciato nell’ambito dell’incontro con il comitato interistituzionale.
Che il Bologna sia alla ricerca di sponsor e di fondi per sbloccare la partita dello stadio temporaneo e del Dall’Ara è notizia resa nota proprio da Fenucci, che in una recente conferenza stampa ha annunciato come i rincari del 30-40 per cento rendano necessario rifare il piano finanziario per i due impianti: tradotto in denari, mancano circa 50 milioni di euro.
Si cercano partner, ma Fenucci ha lanciato al ministro delle finanze, Giancarlo Giorgetti, a quello dello sport, Andrea Abodi, al presidente della Figc, Gabriele Gravina, e ai vertici di Credito Sportivo, Sace, Invimit, Cassa depositi e prestiti un’iniziativa: ovvero la creazione di un fondo pubblico, senza denari a fondo perduto, con la possibilità degli enti di rientrare degli investimenti entrando con risorseprivate all’interno delle società, in questo caso di Bologna stadio (non Bologna calcio), gestore del Dall’Ara.
Il tutto nell’ambito di un incontro andato in scena martedì, reso necessario dal tema generale dell’ammodernamento degli impianti in vista degli Europei del 2032, che vedranno l’Italia paese ospitante insieme alla Turchia. La buona notizia è che la politica ha preso atto e aperto alla proposta e la conferma è arrivata direttamente dal ministro dello sport Abodi (ex presidente del Credito Sportivo ai tempi in cui il Bologna firmò un accordo con l’ente nell’ambito della ristrutturazione del Dall’Ara), che ha promesso una risposta a breve, come dichiarato ieri al termine dell’evento organizzato da ’Il Foglio Sportivo’ e andato in scena a San Siro.
"Al centro dell’incontro con l’ad del Bologna, Fenucci, - osserva Abodi - c’è stato l’aggiornamento dell’iter amministrativo del nuovo Dall’Ara: il dirigente ci ha illustrato il quadro economico, definito il cronoprogramma e descritto il progetto tecnico dell’impianto".
"Per il governo – continua il responsabile dello Sport – l’obiettivo è contribuire in modo significativo e concreto all’ammodernamento del sistema stadi e lo faremo valutando in tempi strettissimi la possibilità di costituire un fondo equity, un fondo immobiliare e alimentando il sistema delle garanzie con l’abbattimento degli interessi. Stiamo valutando, inoltre, dove è necessario, la nomina di un commissario e una norma che renda ancor più fluido ed efficiente l’iter amministrativo per queste infrastrutture che sono strategiche per l’Italia. Entro fine mese incontreremo anche il comune di Firenze e la Fiorentina, il Cagliari e il Parma".
Insomma, incontri in vista con tutte le realtà che hanno aperto la partita del riammodernamento degli stadi, con il Bologna capofila. Il tutto mentre prosegue la ricerca di investitori e sponsor per il parco sportivo, a caccia di 50 milioni di fondi per sbloccare la costruzione dell’impianto temporaneo al Caab e il restyling del Dall’Ara. Fenucci e il Bologna hanno fatto la loro mossa e ora attendono risposta dalla politica italiana, oltre che dal Comune di Bologna.