Dal mare a Bologna: Tour-mania. Un fiume giallo invade le strade: "Una cartolina clamorosa"

La seconda tappa partita da Cesenatico ha fatto il pieno di tifosi. Oggi il via da Piacenza. L’orgoglio emiliano-romagnolo del governatore: "Investiti 4 milioni, ma il ritorno è di 130".

Dal mare a Bologna: Tour-mania. Un fiume giallo invade le strade: "Una cartolina clamorosa"

Dal mare a Bologna: Tour-mania. Un fiume giallo invade le strade: "Una cartolina clamorosa"

di Paolo Rosato

BOLOGNA

Da Cesenatico al santuario di San Luca a Bologna, dalla Romagna all’Emilia, le gambe del Tour de France ieri andavano senza sforzo in salita come il Pirata. Il ricordo di Marco Pantani, elettrico, ha accompagnato tutta la seconda tappa che per quasi 200 chilometri ha disegnato un cartolina unica della nostra regione. Una prima volta, quella del Tour che parte dall’Italia, che è stata commovente sia al passaggio davanti al museo Spazio Pantani di Cesenatico (il campione, che vinse il Tour nel 1998, è scomparso 20 anni fa), sia al tornante delle Orfanelle su al santuario icona per i bolognesi, dove quasi 30mila persone dai portici patrimonio dell’Unesco hanno spinto la nuova maglia gialla Tadej Pogacar (sloveno) e il vincitore della tappa Kevin Vauquelin (francese) su e giù tra le onde della passione. Oltre 100mila i supporter scatenati registrati solo a Bologna, dell’enormità dei numeri ha dato un’idea il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, raggiante. "E’ una delle grandi soddisfazioni che mi rimarranno – ha detto il presidente uscente, eletto all’europarlamento –, tre tappe che per la prima volta vengono in Italia e in Emilia Romagna, è veramente merito nostro. Abbiamo in questo week-end più di 100mila presenze negli alberghi della regione, ci sono due milioni di persone sulle strade. Ci abbiamo creduto tre anni fa, abbiamo lavorato sodo in silenzio, a fronte di una spesa di 4 milioni di euro registriamo un ritorno di 130 milioni di euro per l’Emilia e la Romagna. La qualità sia dei professionisti in campo sia di chi gestisce le strutture ha permesso di fare una bellissima figura. Abbiamo fatto qualcosa di storico, la doppia salita verso San Luca è una cartolina clamorosa".

Con Bonaccini, sul palco per premiare il vincitore della tappa e le maglie a colori, c’erano anche Matteo Lepore e Romano Prodi. Il sindaco: "L’immagine di Bologna è ancora una volta nel mondo, ringrazio tutti quelli che hanno collaborato, da Mattia Santori fino alla Regione senza cui tutto questo non sarebbe stato possibile – ha detto il primo cittadino –. Adesso faremo riposare un po’ la città, perché i grandi eventi sono importanti, ma abbiamo anche i cantieri. Vedremo cos’altro si può fare". Poi l’ex premier, grande appassionato di ciclismo: "Un’organizzazione qui praticamente perfetta, poderosa". Oggi nuova tappa che interesserà l’Emilia-Romagna, da Piacenza a Torino. Tutti i corridori sono rimasti impressionati dal tifo, da Cesenatico fino alle strade in festa di Bologna. La salita di San Luca è stata sfidante anche per il campione Pogacar, che quest’anno ha già vinto il Giro d’Italia. "Ho fatto un piccolo attacco in cima all’ultima salita, un po’ per mettere alla prova me stesso ma anche per testare gli altri", le sue parole al termine, mentre in piazza VIII agosto diversi tifosi si facevano selfie con in mano anche i copri-sellino dati in regalo dal Resto del Carlino.

La Grande Boucle è passata attraverso vari territori, anche da Faenza dove ad aspettare la corsa c’era il gruppo degli ‘alluvionati arrabbiati’, radunati a piazzale Sarcognani con tanto di striscione. Lo stesso slargo non è stato inquadrato dalla tv, ma a richiamarlo in ’bicicronaca’ è stato il commentatore ed ex ciclista, faentino, Davide Cassani. A Cesenatico per la festa c’erano anche i genitori di Marco Pantani, Paolo e Tonina.

Tornando a Bologna, è stata registrata anche la protesta degli attivisti di ‘Ultima generazione’, cinque di loro hanno occupato la strada sotto il ponte della stazione Mazzini, incatenandosi e versandosi addosso vernice rossa, "a simboleggiare il sangue di chi in questo momento sta morendo in Palestina". Le persone sono state poi fermate dalla Polizia e sono in attesa di essere denunciate.