Erano circa le 16.30 del 25 gennaio dello scorso anno, quando l’esplosione di tre colpi di pistola, una semiautomatica, generò attimi di terrore alla stazione ferroviaria di Bologna San Vitale, zona Fossolo.
A sparare fu un ventunenne di origine tunisina, senza fissa dimora, disoccupato e con precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, porto abusivo di arma da fuoco illegalmente detenuta e, infine, tentato omicidio aggravato dai motivi abietti.
Il tutto sarebbe riconducibile a una sorta di resa dei conti tra bande che gravitavano nella zona. Il giovane e l’altro ventenne in sua compagnia vennero immortalati dalle telecamere della Polfer mentre si avviavano verso via Fossolo.
I militari del nucleo Radiomobile, intervenuti per primi sul posto, riuscirono a identificare e arrestare l’autore degli spari poco dopo il Far West, in zona Fossolo.
Il tunisino è stato poi condannato all’inizio del dicembre scorso, con sentenza passata in giudicato, a 2 anni e tre mesi di reclusione che vanno a sommarsi al pagamento di una multa di 2.200 euro.
Dal giorno della sparatoria, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Bologna, coordinati dal sostituto procuratore Antonello Gustapane hanno portato avanti una serie di indagini.
Il lavoro dei militari ha permesso da un lato di raccogliere ulteriori elementi a carico del giovane tunisino, dall’altro di far emergere una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti esercitato nella zona da alcuni giovani connazionali del ragazzo.
È stato così possibile accertare che, già dall’agosto 2021 e fino all’estate dello scorso anno, nella zona della stazione di San Vitale e in particolare nel parco pubblico di via Scandellara, proprio nelle vicinanze dell’omonima scuola primaria e dell’infanzia, veniva messa in scena un’attività di spaccio legata a sostanza come hashish, eroina e cocaina.
Per questi reati, nel pomeriggio di ieri l’altro, i militari dell’Arma hanno proceduto all’arresto di due giovani tunisini. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura.
c. c.