Dagli scavi tunisini all’AI, la scrittura ai raggi x

Dopo la vetrina in San Filippo Neri, all’Archiginnasio il festival ‘Manu scribere’. Evento a Villa Mazzacorati e oggi la chiusura in Salaborsa.

Dagli scavi tunisini all’AI. La scrittura ai raggi x

Da sinistra: il professor Moncef Ben Moussa e Guglielmo Incerti Caselli (Agi)

Bologna, 29 settembre 2024 – C’è un filo sottile che lega gli scavi tunisini tra l’antica Cartagine e il deserto, la Svezia di Astrid Lindgren (‘mamma’ di Pippi Calzelunghe) e le frontiere dell’intelligenza artificiale, dai nuovi media fino alle applicazioni industriali. Questo filo è la scrittura a mano, potentissima arma culturale, intellettuale e neuromotoria e da venerdì al centro del festival ‘Manu scribere’, il festival della scrittura a mano che ha invaso Bologna e si conclude oggi. Dopo un prologo all’oratorio San Filippo Neri con Patrizia Caselli e gli autori di alcune delle più belle canzoni italiane, ieri è stato l’Archiginnasio con la sala Stabat Mater a ospitare una serie di conferenze sul tema. I lavori sono stati aperti dal presidente nazionale di Agi (Associazione grafologica italiana) Guglielmo Incerti Caselli cui è seguita la lectio del professor Moncef Ben Moussa, già direttore del museo del Bardo di Tunisi e docente di archeologia e storia antica. Ben Moussa ha per quasi un’ora, tra fotografie e documenti, ragionato e fatto considerazioni su scritture e iscrizioni trovate nei progetti di ricerca archeologica in Tunisia (scavi e ricognizioni).

Creando legami che arrivano dritti alla storia d’Italia e dell’Europa. Gianni Baravelli, Console Onorario della Svezia, ha raccontato di un Paese che dopo aver introdotto i tablet nelle scuole ha fatto marcia indietro rivalorizzando la scrittura a mano. Sono poi intervenuti il vicedirettore del Carlino Valerio Baroncini, Carlo Nofri, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale (Ossmed), portavoce del Coordinamento Nazionale delle Città Unesco dell’Apprendimento, e direttore del Festival della Calligrafia di Fermo e, nel pomeriggio, l’accademia della Crusca Maria Luisa Villa, la presidente del club di Giulietta Giovanna Tamassia e il professor Fabio Caffarena. In serata, al teatrino di Villa Mazzacorati, lettura tratta da ‘Destinatario sconosciuto’ con Massimiliano Lotti e Marco Pagani.

E oggi? Ci si sposta in Salaborsa dalle 9.30 con Claudia Montuschi, direttrice del dipartimento manoscritti della Biblioteca apostolica vaticana, e Adriana Paolini, ricercatrice di paleografia.