REDAZIONE BOLOGNA

Curcio e il post alluvione. Lepore: "Buona notizia". Approvano le opposizioni

Commenti positivi bipartisan sul nuovo commissario alla ricostruzione. Cavedagna (FdI): "Ora il sindaco faccia la sua parte sui canali del territorio". Vignali e Castaldini (Forza Italia): "Ottima scelta, ponderata e concertata".

Fabrizio Curcio sostituirà il generale Figliuolo come commissario alla ricostruzione

Fabrizio Curcio sostituirà il generale Figliuolo come commissario alla ricostruzione

Anche Bologna reagisce alla nomina di Fabrizio Curcio come commissario alla ricostruzione post alluvione. A cominciare dal sindaco Matteo Lepore: "È una buona notizia per il nostro territorio. Curcio è persona capace e di grande esperienza, una figura autorevole nel mondo della Protezione civile, sono certo sapremo lavorare bene assieme. Reputo positivamente l’intesa tra Regione Emilia-Romagna e Governo su questo passaggio, è quello che serve per il bene dei cittadini. Finalmente ci siamo arrivati, adesso al lavoro tutti assieme per affrontare i nodi che ancora sono sul terreno, come ad esempio la messa in sicurezza idraulica del capoluogo e della Val di Zena, oltre alla realizzazione dei piani speciali già impostati".

Una nomina, quella di Curcio, che nel dopo-Figliuolo sembra trovare approvazione bipartisan. Ma sempre con differenze marcate a livello di visione politica. "Accogliamo con grande piacere l’indicazione di Fabrizio Curcio a commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione – puntualizza Stefano Cavedagna, eurodeputato di Fratelli d’Italia –. Curcio ha grande professionalità e capacità sul campo, come la sua storia professionale e istituzionale dimostra. Un grazie al generale Figliuolo per il suo lavoro, fondamentale per la ricostruzione e il progressivo ritorno alla normalità dopo le tragiche alluvioni. Il governo Meloni ha risposto con i fatti anche laddove una certa sinistra si è fermata solo a pontificare sul cambiamento climatico. Confidiamo che, alle parole di collaborazione espresse da Lepore nei confronti di Curcio, seguano poi i fatti, nell’esclusivo interesse dei cittadini. Lepore faccia la sua parte per quel che gli compete per la manutenzione dei canali e del territorio, altrimenti non si risolverà il problema".

Sul tema anche Forza Italia: "Quella dell’ingegner Curcio è un’ottima scelta ponderata e concertata caduta su una figura di profilo altissimo per esperienze e competenze – sottolineano i componenti del gruppo di Forza Italia in Assemblea legislativa, Pietro Vignali e Valentina Castaldini –. Un sentito ringraziamento va al generale Figliuolo per il lavoro svolto tra non poche difficoltà create anche da personalismi e alcune evitabili polemiche. Ora, dopo quella della prima emergenza, si apre una nuova fase in cui grazie alle competenze tecniche di uno dei massimi esperti italiani di protezione civile, quale è appunto l’ingegner Curcio, si andranno a incrementare le capacità della struttura commissariale di soddisfare le esigenze di opere e altre azioni per la salvaguardia delle terre alluvionate, nonché la protezione e i ristori per le genti che vi abitano. Fondamentale per questa nuova fase sarà la collaborazione con tutte le istituzioni comprese quelle del territorio interessato, sul quale è indiscutibilmente stato fatto un passo avanti". Commenta la scelta di Curcio da parte del Governo anche il Popolo della Famiglia, il partito fondato da Mario Adinolfi: "I giorni scorsi ci siamo esposti contro la richiesta dei gruppi consiliari del Partito Democratico di nominare Michele de Pascale come commissario per la ricostruzione del dopo alluvione – dice il portavoce nazionale Mirko De Carli e Marco dall’Olio, coordinatore regionale –. Abbiamo suggerito e richiesto una figura tecnica, di competenza, indispensabile per mettere ordine nell’attuale confusione tra ristori e piani speciali. La nomina dell’Ingegner Curcio va dunque in questa ottica e ne siamo soddisfatti: de Pascale faccia il governatore dunque, con buona pace del suo partito. Auguriamo al neo commissario un buon lavoro, consapevoli del fatto che lo attendono mesi difficili e intensi".

fra. mor.