Un crollo verticale delle nascite e un dato che tutto fa tranne che ben sperare. L’ufficio Statistico del Comune ha reso noti i dati sulla natalità nel primo semestre del 2023, evidenziando come siano solamente 1246 i nati sotto le Due Torri in questi primi sei mesi dell’anno, 6.9% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.
L’Assessore alla Scuola del Comune, Daniele Ara, parla di "una prospettiva preoccupante", aggiungendo che i neonati in questi primi mesi "sono pochissimi: vuole dire andare sotto le 3000 nascite annue". All’interno dello studio sulle tendenze demografiche della città, viene anche sottolineata la capacità attrattiva della città, come constatato dal saldo migratorio che segna un +2739; metà dei nuovi residenti sono giovani fra i 15 e i 34 anni, i cittadini italiani rappresentano il 68.3% del totale.
Saldo migratorio che compensa così il saldo naturale, irremediabilmente negativo da decennni in città: 1246 le nascite, come detto, a fronte di 2312 decessi di residenti. Le nazionalità rappresentate sono 105, gli stranieri sono prevalentemente europei (41,.4%) e asiatici (37.2%).
L’età media dei bolognesi è di 46,9 anni, mentre i minorenni, numericamente inferiori agli anziani, sono oltre 53200. Lo studio spiega inoltre come "Bologna, grazie alla presenza dell’Ateneo e delle prospettive lavorative, attrae giovani tra i 15 e i 34 anni", che rappresentano per l’appunto oltre la metà dei nuovi residenti in città.