FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Lizzano, tre baby vandali distruggono il crocifisso. Denunciati

Il video choc dei giovanissimi: con una mazza fanno a pezzi la statua del Cristo crocifisso mentre uno di loro riprende tutto

Il crocifisso di Lizzano distrutto

Il crocifisso di Lizzano distrutto

Lizzano in Belvedere (Bologna), 18 agosto 2020 - «Gli ha spaccato la testa, il braccio e la testa, è impazzito...». Poi ride, e bestemmia. «Sono stato a scuola dalle suore e non mi ricordo nemmeno l’Ave Maria». Ridono e bestemmiano, sì, con la voce impastata dall’alcol e la mano che dà le mazzate pure malferma: sono questi i ragazzini tra i 16 e i 19 anni che si sono divertiti a deturpare la statua di Gesù Crocifisso sulla strada tra Vidiciatico e Monte Pizzo, a Lizzano. A immortalarli è il video che uno di loro ha ingenuamente postato su Instagram, permettendo così ai carabinieri della Compagnia di Vergato impegnati nelle indagini a individuarli in un batter d’occhio. Il branco è composto da almeno sei vandali: i carabinieri sanno chi sono, ma mentre tre – un minorenne, un diciottenne e un diciannovenne – sono già stati denunciati per danneggiamenti, per gli altri, tra cui altri minori, manca l’identificazione formale. Sono tutti turisti emiliani, anche di Bologna; nessuno ha precedenti.

A brandire quella che sembra una mazza da baseball, con cui colpisce il Cristo di legno riparato tra l’altro appena un anno fa, è un giovane con occhialini e camicia a fiori. Prima rompe faccia e braccia alla statua, poi la stacca dalla croce e la fracassa a terra. I pezzi li lancia lontano. Un amico registra tutto, mentre tra le bestemmie commenta la scena. 

Uno dei giovani coinvolti, la mattina dopo (il fatto è avvenuto venerdì notte), su consiglio dei genitori ha inviato una lettera di scuse al parroco di Vidiciatico, rendendosi disponibile a pagare la riparazione della statua. Il gruppetto si è giustificato dicendo di avere voluto fare una bravata, sotto i fumi dell’alcol, senza intenti davvero offensivi o blasfemi. Dal video postato sui social sembra proprio che la gang sia composta più da delinquentelli ubriachi che non guidati da intenti lucidi contro la Chiesa o la religione cattolica. Anche se questo nulla toglie alla gravità del loro gesto.  Ora non resta che attendere i (nuovi) lavori di restauro del Gesù Crocifisso, molto amato dai residenti del posto e dai turisti che frequentano la zona, perché possa riassumere il proprio ruolo al centro della devozione di tante persone.