GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Nubifragio a Crespellano, allagato il centro intitolato a Chiara Gualzetti

L’alluvione ha danneggiato lo spazio giovanile dedicato alla 15enne uccisa nel 2021 da un coetaneo. Il presidente: il disastro non fermerà il nostro impegno nel combattere la violenza

Crespellano (Bologna), 22 ottobre 2024 – Tutto allagato, tutto da rifare al centro culturale giovanile di Crespellano inaugurato lo scorso 2 aprile e dedicato al ricordo di Chiara Gualzetti, la 15enne uccisa nel giugno 2021 a Monteveglio da un sedicenne ora in carcere, dove ha iniziato a scontare la pena di 16 anni e quattro mesi di reclusione per il reato di omicidio pluriaggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla minore età della vittima.

Il centro giovanile allagato, nel tondo Chiara Gualzetti
Il centro giovanile allagato, nel tondo Chiara Gualzetti

Com’è nato il centro giovanile

Uno spazio con seminterrato in piazza messo gratuitamente a disposizione da un imprenditore di Valsamoggia ed attrezzato grazie al contributo di tanti cittadini ed attività che hanno sostenuto l'acquisto di arredi e dotazioni informatiche e strumentali utili ad un progetto nato insieme all'idea della web radio New Music Valsamoggia, con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Università ed enti di ricerca e di cultura.

Il cardinale Matteo Maria Zuppi all'inaugurazione del centro
Il cardinale Matteo Maria Zuppi all'inaugurazione del centro

Attività già iniziate ma bruscamente interrotte per l'inondazione provocata dalle piogge dello scorso fine settimana. Il vicino Rio delle Meraviglie ha allagato scuole, stazione, piazza, scantinati, negozi e anche questo recentissimo centro giovanile.

Gli arredi del centro giovanile sono stati rovinati dall'acqua
Gli arredi del centro giovanile sono stati rovinati dall'acqua

"Un disastro, ma non ci fermiamo”

"Un disastro totale arrivato proprio all'avvio della stagione autunnale delle attività rivolte ai giovani – commenta amareggiato Filippo Corvino, presidente della New Music Valsamoggia e co-fondatore del centro –. Due metri d'acqua e fango hanno distrutto mobili e apparecchiature. In tanti ci hanno dimostrato vicinanza e solidarietà. E questo non ci fermerà nell'impegno di fare sentire la nostra vicinanza ai giovani poiché combattere la violenza e promuovere una cultura dell'ascolto è un impegno culturale di tutti”.