
di Claudio Cumani Umberto Eco lo chiamava "il pittore degli scrittori", perché in tanti, a partire da Alberto Moravia, riconoscevano in lui la capacità di far rinascere il reale rendendo lo spettatore unico protagonista di quella visione. Così Dino Buzzati sosteneva che la sua pittura aveva la capacità di ricostruire i momenti che racchiudono il senso di un’intera esistenza, mentre Italo Calvino parlava di una memoria che diventa ‘un affacciarsi dentro e fuori’. Di certo Leonardo Cremonini, a cui fino al 31 gennaio SimonBart Gallery di viale Filopanti 4 dedica una corposa retrospettiva, ha attraversato da protagonista il Novecento imponendo una...