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Cronaca

Cremonini e Morandi. Le star reggono la Torre: "Un concerto insieme?. Si può anche fare"

I due big bolognesi sono i volti del crowdfunding. Scatenati i siparietti. Morandi: "Un live al Dall’Ara? Non è mica semplice, dateci tempo". Cremonini: "Scioccato dalla notizia. Stop polemiche, lavoriamo insieme".

Cremonini e Morandi. Le star reggono la Torre: "Un concerto insieme?. Si può anche fare"

Paolo

Rosato

"Io sono più la Garisenda, quella da curare", fa uno dei due. E l’altro a scherzare: "Ma sono io quello storto. Saremo i garanti di tutti gli Umarells". Gianni e Cesare, in grande forma entrambi, hanno fatto prendere vita alla raccolta fondi per salvare la Torre malata. Senza nemmeno cantare.

Potere della bolognesità. Non purissima hanno tenuto a precisare in gag entrambi, ma chissene, Monghidoro e San Lazzaro ballano la stessa Filuzzi. "Facciamo partire un appello nazionale e anche oltre i confini – ha affermato in conferenza stampa Cremonini –. Basta anche un euro, pochissimo, per aiutare il simbolo di una città così amata". Bologna, del resto, "è nel cuore di tutti e credo che tutti possano fare un piccolo gesto, anche con pochi euro se uno non può di più", gli ha fatto eco Morandi.

Per i due artisti bolognesi, la Garisenda e l’Asinelli rappresentano un pezzo di vita. Non potevano non fioccare quindi i ricordi, come gli appuntamenti "sotto le Due Torri" con le ragazze e gli amici per entrambi, ma per Morandi anche l’incontro a Bologna con Lucio Dalla e per Cremonini, invece, un semaforo che diventa verde e dà la spinta per andare a consegnare (in Vespa, ovviamente) una musicassetta al primo produttore. Inevitabile, dunque, accogliere l’invito del Comune. "Sentiamo da sempre il dovere di festeggiare Bologna quando è il caso di festeggiarla – ha puntualizzato l’autore di ‘Un giorno migliore’ – e di difenderla e proteggerla nel momento cui è ferita o ha bisogno di protezione". La notizia dell’allarme sulla Garisenda "da cittadino è stata scioccante", ma la reazione immediata è stata quella di "trasmettere quella coesione molto naturale che a noi bolognesi appartiene di natura". Cremonini ha anche bacchettato chi ha diffuso la critica politica. "Spiacevole sentire solo polemiche. La critica è giusta, ma è il momento della coesione", perché questa dev’essere "un’occasione di cambiamento della città, che approfitta di una difficoltà per trasformarsi e fare qualcosa di meglio".

La più bassa delle due sorelle "ha bisogno di essere curata. Non cade mica domani", ha continuato Morandi, ma c’è bisogno di risorse. E qui entrano in gioco anche i contatti importanti dei due artisti, oltre ovviamente alla capacità di essere dei simboli, amatissimi. "La sosterremo con i social ma anche parlando con altri artisti, anche non bolognesi ma che vengono qui sempre molto volentieri perchè Bologna è la città dell’accoglienza". Nel frattempo, resta per ora una suggestione un concerto in coppia per le Due Torri. "Non è così facile", ha avvertito Morandi. "Ma si può fare". Cremonini non ha chiuso la porta: "Facciamo partire le idee, dateci tempo, la musica in città ha sempre risposto". Potrebbe esserci una canzone ("La scrivo io se vuoi", ha detto Morandi), oppure un concerto al Dall’Ara. Tutte cose da organizzare, non impossibili, ma oggi premature da dire. C’è stato spazio anche per la Bologna calcistica. "Vorrei tirare in ballo Thiago Motta. Perchè se il Bologna riuscisse ad andare in Europa sarebbe un’altra piccola o grande vetrina", ha fatto notare Morandi. Se il Bologna va in Europa "Saputo ci dà subito un milione", ha colto la palla al balzo Lepore. Il sindaco però ha chiuso l’ultimo siparietto dispensando Saputo, il Bologna non è stato (ancora) coinvolto. "Altrimenti poi i tifosi dicono che non fa la campagna acquisti per dare i soldi a noi".