REDAZIONE BOLOGNA

Covid in aumento, ma niente paura. I ricoveri restano sotto controllo

Ausl rassicura: "Tutti pazienti giunti in ospedale per altri motivi. Tamponi a chi ha sintomi, attenzione ai fragili"

Circola ancora, ma certo non con una diffusione allarmante. Negli ospedali di Bologna sono circa una ventina attualmente i pazienti che risultano positivi al Covid. Numeri bassi e in sostanza stabili, seppur con qualche oscillazione, dall’inizio del mese. Lo scorso 1° settembre le persone ricoverate in ospedale per vari motivi, e con tampone positivo, erano in tutto 22. Questo lunedì erano 23, di cui 11 al Maggiore e 12 negli altri ospedali della provincia, un dato in lieve risalita negli ultimi giorni (erano 17 venerdì scorso). Nessuno è ricoverato in terapia intensiva, né nelle strutture dell’Ausl né al Policlinico Sant’Orsola. Una decina sono anche gli operatori sanitari positivi. Si tratta comunque di numeri che al momento non destano allarme, ci tengono a dire dalle aziende sanitarie bolognesi, per quanto si segnali pur sempre una "graduale ripresa della circolazione del virus e dei contagi".

Ma tutti i pazienti positivi in ospedale, si precisa dall’Ausl, sono stati ricoverati o sono arrivati in pronto soccorso per altri motivi, non a causa del Covid. Per quanto riguarda l’azienda sanitaria di Bologna, in particolare, rimangono comunque valide le procedure deliberate nel maggio scorso, quando si è entrati nella cosiddetta "Fase 3" dell’emergenza pandemica. Resta quindi saldo l’obbligo di indossare la mascherina nei reparti di degenza, con particolare attenzione ai soggetti fragili anche negli ambulatori e in Pronto soccorso. I tamponi vengono fatti solo ai pazienti che vengono ricoverati o che arrivano in Pronto soccorso che presentano anche i sintomi del Covid. Il personale sanitario positivo, infine, deve restare a casa fino alla negativizzazione.

In questi giorni, comunque, l’Ausl sta valutando se adottare nuove procedure ad hoc. Intanto, si attende l’autorizzazione da parte del ministero della Salute per far partire la campagna vaccinale, che come ogni anno dovrebbe prendere il via a ottobre e che dovrebbe riguardare sia l’antinfluenzale sia l’anti-Covid, con una particolare attenzione ad anziani e soggetti più fragili. Una volta arrivato l’ok dal ministero, che si attende a giorni, la Regione metterà in campo il piano vaccinale insieme alle aziende sanitarie sul territorio.

Per quanto riguarda i nuovi contagi, invece, quelli registrati a Bologna stando ai dati pubblicati dalla Regione ieri nel primo pomeriggio, sono stati novanta in più rispetto al giorno precedente, cioè lunedì; due persone che erano state ricoverate in Terapia intensiva (per altri motivi) con tampone positivo sono state dimesse. Nessun decesso si è registrato di persone con Covid. A livello regionale, invece, i nuovi casi identificati nelle scorse 24 ore sono stati 370 e i ricoveri 21 in più – anche se appunto come detto non significa che questi siano stati ricoverati per colpa del virus, anzi quasi tutti sono stati ricoverati per altri motivi e solo incidentalmente scoperti positivi –, i decessi invece sei. L’età media delle persone contagiate è di poco superiore ai 61 anni.

In generale, insomma, anche in città come in regione l’incidenza dei nuovi casi di infezione da Covid-19 sta registrando un aumento, ma è ancora bassa e sotto controllo specialmente per quanto riguarda l’impatto sugli ospedali e le loro attività. Un quadro che corrisponde peraltro a quello italiano e addirittura europeo, che si prepara ora all’avvio dell’anno scolastico e a un potenziale conseguente inasprimento dei contagi. Per questo motivo anche il Ministero della Salute raccomanda di rafforzare le previste misure di protezione e prevenzione, con particolare riguardo alla campagna vaccinale, nelle popolazioni più fragili.

red. cro.