REDAZIONE BOLOGNA

Covid Bologna, centomila contagi in un mese. Ma ora la curva rallenta

In 30 giorni i contagi registrati da inizio pandemia sono quasi raddoppiati. Da lunedì però i dati sono in calo: ieri 1.873 positivi e nessuna nuova vittima

Bologna, 2 febbraio 2022 - È forse questo l’inizio della fine della quarta ondata pandemica? L’interrogativo è d’obbligo davanti a un virus che in Omicron ha trovato nella sua mutevolezza l’apice dell’imprevedibilità. Ma anche davanti ai dubbi più grandi, ad aiutare nel rispondere alla domanda più assillante del nostro quotidiano ("quando finirà, questa pandemia?") ci sono ancora una volta i numeri. Impressionanti, se si amplia l’osservatorio all’ultimo mese, il più impattante per numero di contagi nell’arco degli ultimi due anni, da quando il Covid ha fatto la sua comparsa stravolgendo le nostre vite.

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Il gran numero di test eseguiti ha spinto in alto la curva dei contagi
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Negli ultimi 30 giorni infatti, l’ascesa dei positivi nella provincia di Bologna, senza contare in questa somma il circondario imolese, ha visto passare il numero totale dei casi registrati da inizio pandemia da 116.411 a inizio gennaio a 215.602 ieri. Tradotto, significa che in appena un mese, il nostro territorio si è trovato ad affrontare un’ondata da quasi 100mila casi registrati (+99.191 il saldo), con picchi di anche oltre 4mila positivi al giorno. Con tutto quel che ne consegue. Eppure, dopo questo sprint, il Covid, spinto dalla variante Omicron, avrebbe, per stessa ammissione delle autorità sanitarie, raggiunto il picco della quarta ondata. E con la stessa velocità con cui la curva è schizzata, ora i dati parlano di una discesa, se non altrattanto ripidissima, quantomeno incoraggiante.

Sulle montagne russe. Solo ieri sono stati, sul territorio bolognese escluso il circondario imolese, 1.838 i nuovi positivi, corroborando il calo registrato già lunedì, con 1.737 casi, e più indietro anche domenica, con 2.666 positivi in 24 ore. Di dovere è la premessa per cui il numero di tamponi abitualmente inferiore del fine settimana sia senz’altro un argine al dilagare dei numeri, ma un rallentamento del contagio a oggi è innegabile. Non solo perché in sette giorni siamo passati a Bologna dall’avere 3.105 nuovi positivi lo scorso martedì, ai 1.838 di ieri, ma perché per incontrare un dato inferiore a quello di ieri o di lunedì, bisogna risalire la china della quarta ondata fino al 4 gennaio, quando di nuovi contagi giornalieri ce ne erano stati 1.873, come semplice preludio alla media battente di oltre tremila al giorno nelle successive settimane.  

Il bollettino. Senza correre ancora troppo avanti con le previsioni, resta incoraggiante il bollettino di ieri, quando ai 1.838 casi, di cui 522 sintomatici e 1316 per cui sono in corso le indagini epidemiologiche, non si sono aggiunte vittime, dopo essere stati anche in doppia cifra di morti giornalieri la settimana scorsa. Ad alzarsi sono invece le terapie intensive, con 40 posti occupati sul territorio e un aumento in un giorno solo 5 posti letto. Il tutto in contemporanea con l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale per i cittadini over50. Una fetta di popolazione tra cui, dal 17 gennaio a oggi, solo sul territorio dell’Ausl, l’obbligo ha spinto quasi mille persone, 901, a sottoporsi alla prima dose, per non rischiare di comparire nella ’lista nera’ di disobbedienti, tra cui ci sono ancora 34mila over50, come riferito dall’Ausl, e perciò passabili di multa nei prossimi giorni.  

In Regione. La ritirata momentanea della quarta ondata non riguarda poi solo Bologna, ma tutta l’Emilia-Romagna sta beneficiando di un ammorbidimento della presa del Covid, con anche ieri oltre 50mila guariti, per un saldo di 43mila casi attivi in meno sul territorio regionale, considerando i 7.105 positivi registrati ieri. E sebbene ci siano il +0,1% nei reparti Covid e +3,4% di pazienti nelle terapie intensive, come sempre l’effetto, in questo caso positivo, sulla pressione ospedaliera arriverà con lo scarto di qualche giorno. Se il trend di decrescita dovesse confermarsi. In questo caso sì, saremmo all’inizio della fine della quarta ondata.