Bologna, 23 febbraio 2022 - "Dove mi portate?". È la domanda che si sono sentiti rivolgere gli operatori sanitari ieri quando l’ultimo paziente ha lasciato la terapia semintensiva del Sant’Orsola, al primo piano del padiglione 25. Al trasferimento era presente anche Andrea Zanoni, il direttore della terapia intensiva Covid. "Gli avevamo già spiegato che avrebbe cambiato reparto, tuttavia in quel momento, a fine mattinata, si è quasi sorpreso – osserva lo specialista –. Dopo abbiamo chiuso la porta e siamo scesi al piano terra, dove è stato accolto in un’area della Covid intensive care. Se abbiamo festeggiato? No, è stato tutto molto sobrio. Non facciamo più feste per le chiusure dei reparti perché poi li abbiamo dovuti riaprire. Adesso il primo piano sarà sanificato e speriamo che resti vuoto".
Nella semintensiva, aperta poco prima di Natale, ha accolto fino a 15 pazienti, "la diminuzione è iniziata una decina di giorni fa – precisa Zanoni – quando i posti sono scesi a 10, poi a 6, fino a che si sono ridotti a 3 e adesso zero. In terapia intensiva ora ho 11 pazienti, di cui 8 intubati, e 14 letti. I vaccinati sono cinque, di cui due con terza dose, però sono immunodepressi e non hanno sviluppato anticorpi contro il Covid. La loro età media è di circa 60 anni". Chiudere un reparto vuol dire anche ’liberare’ medici e infermieri e farli tornare alle loro occupazioni abituali. "Quando assistevamo 15 pazienti c’erano 11 anestesisti – ricorda Zanoni – ora sono tornati tutti nelle sale operatorie anche se l’attività chirurgica non ha ripreso completamente, perché abbiamo ancora reparti occupati dal Covid. E lo stesso accadrà ai 25 infermieri un tempo tutti presenti al primo piano. Adesso abbiamo complessivamente ancora 92 letti di degenza ordinaria Covid tra il padiglione 2, il 25 e le malattie infettive al padiglione 6. I pazienti nelle degenze sono 84, a cui si aggiungono gli 11 in terapia intensiva: 95 in totale, mentre nei giorni del picco di questa quarta ondata al Policlinico siamo arrivati a circa 170 pazienti".
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Ospedali
La situazione dei ricoveri migliora in tutta la rete ospedaliera, ieri erano presenti complessivamente 380 malati tra le strutture della città e della provincia, mentre soltanto una settimana fa erano 502, e quindi l’Ausl ha deciso di chiudere anche il reparto Covid nell’ospedale di San Giovanni in Persiceto. Resta stabile a 32, come riportato nel bollettino regionale, il numero dei pazienti nelle terapie intensive.
Contagi
Sono 478 i nuovi casi, di cui 46 sintomatici. Purtroppo, altre 11 vittime: sette donne dai 71 ai 102 anni e quattro uomini dai 67 ai 96.
Prenotazioni in calo
Le prenotazioni vaccinali diminuiscono e così da domenica chiude l’hub Cicogna a San Lazzaro. Le ultime dosi verranno somministrate domenica dalle 8 alle 19.30: nel centro, aperto lo scorso 20 agosto, sono state effettuate più di 221 mila vaccinazioni. Da lunedì, proseguono le profilassi negli altri due hub. La Fiera sarà aperta dal giovedì alla domenica, dalle 8 alle 19.30, l’hub di Casalecchio dal lunedì al mercoledì dalle 13.45 alle 19.30 e dal giovedì al sabato dalle 8 alle 13.45.