Bologna, 12 settembre 2023 – Covid, il ritorno. Certo, non con una diffusione allarmante, ma un po’ negli ospedali e un po’ nella cerchia delle conoscenze di molti di noi il virus ricomincia a circolare più di prima.
Tra le corsie, sono una ventina i pazienti che risultano positivi. Numeri bassi e in sostanza stabili, seppur con qualche oscillazione, dall'inizio del mese. Lo scorso 1 settembre le persone ricoverate in ospedale per vari motivi, con tampone positivo, erano in tutto 22. Ieri, lunedì 11 settembre, erano 23, di cui 11 al Maggiore e 12 negli altri ospedali della provincia, un dato in lieve risalita negli ultimi giorni (erano 17 venerdì scorso). Nessuno è in terapia intensiva, nè nelle strutture dell'Ausl nè al Policlinico Sant'Orsola.
Una decina sono anche gli operatori sanitari positivi. Si tratta comunque di numeri che al momento non destano allarme, ci tengono a dire dalle aziende sanitarie bolognesi, per quanto segnalino pur sempre una "graduale ripresa della circolazione del virus e dei contagi". Ma tutti i pazienti positivi in ospedale, si precisa dall'Ausl, sono stati ricoverati o sono arrivati in Pronto soccorso per altri motivi, non a causa del Covid.
Covid, le regole
Venendo al capitolo delle regole d’accesso in ospedale, rimangono valide le procedure deliberate nel maggio scorso. E quindi resta l'obbligo di indossare la mascherina nei reparti di degenza, con particolare attenzione ai soggetti fragili anche negli ambulatori e in Pronto soccorso.
Pazienti e operatori
I tamponi vengono fatti solo ai pazienti che vengono ricoverati o che arrivano in Pronto soccorso che presentano anche i sintomi del Covid. Il personale sanitario positivo, infine, deve restare a casa fino alla negativizzazione. In questi giorni, comunque, l'Ausl di Bologna sta valutando se adottare nuove procedure ad hoc.
Vaccini
Intanto, si attende l'autorizzazione da parte del ministero della Salute per far partire la campagna vaccinale, che come ogni anno dovrebbe prendere il via a ottobre e che dovrebbe riguardare sia l'antinfluenzale sia l'anti-Covid, con una particolare attenzione ad anziani e soggetti più fragili. Una volta arrivato l'ok dal ministero, che si attende a giorni, la Regione metterà in campo il piano vaccinale insieme alle aziende sanitarie sul territorio.