Bologna, 4 marzo 2020 - Salgono a 12 i casi di Coronavirus a Bologna. Tra loro anche l'altro caso di coronavirus , l'ottavo registrato nel pomeriggio nell'Imolese che vede coinvolto un anziano di Medicina. Le sue condizioni non sono gravi e l'uomo è stato trasferito al reparto di malattie infettive dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
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Stamattina c'era stato il settimo caso (dopo i sei registrati ieri): un cittadino di Budrio. A darne notizia era stato il Comune con un post su Facebook. "Siamo stati informati oggi dall'Asl Bologna di un primo caso di contagio da coronavirus di un cittadino di Budrio. E' ricoverato a Bologna e le sue condizioni non sono gravi", scriveva l'Amministrazione.
Inoltre è tornata a casa da ieri la giovane 23enne di Bologna positiva al coronavirus, il primo caso riscontrato in città nei giorni scorsi. La ragazza era ricoverata nel reparto malattie infettive del Policlinico Sant'Orsola di Bologna ed è tuttora positiva al virus. Ma non ha più la febbre e quindi è stata rimandata a casa, dove continuerà il periodo di quarantena fino alla completa guarigione.
Nella serata du ieri, intanto erano raddoppiati i pazienti positivi al Coronavirus a Bologna. "Ci sono altri tre casi – conferma l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini – ed è in corso l’indagine epidemiologica per mettere in sicurezza coloro che sono stati più in contatto con i contagiati".
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Due di loro sono ricoverati in terapia intensiva al Sant’Orsola, il terzo è in quarantena domiciliare. "Tutti – spiegano fonti ospedaliere – hanno rispettato il protocollo chiamando il medico di base o il 118". Dando modo, poi, ai sanitari di arrivare nelle loro abitazioni, fargli il tampone e trasferirne due su tre direttamente in reparto, senza passaggi intermedi, come per esempio in pronto soccorso. Si tratta di tre uomini di San Lazzaro, Casalecchio e Granarolo: un quarantenne e due settantenni, sui quali sono in corso accertamenti per capire l’eventuale collegamento con le zone rosse.
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Da domenica, intanto, due medici, due infermieri e un operatore sanitario, che lavorano al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore, sono in quarantena preventiva per essere entrati in contatto con il 58enne risultato positivo al Coronavirus, il terzo caso accertato in città. Tutti, va ribadito, non sono positivi, non sono stati sottoposti a tampone e stanno bene: in questo caso la quarantena è stata decisa in via del tutto precauzionale. Il 58enne, ricoverato in terapia intensiva del Sant’Orsola per una polmonite (la sua situazione al momento è stabile), si era presentato domenica spontaneamente al Ps del Maggiore, senza rispettare appelli e protocolli. "I sanitari – precisano dall’ospedale – sono a casa volontariamente".
"In Emilia-Romagna – così ancora l’assessore Donini – ci sono i primi sei cittadini clinicamente guariti. Servono i risultati di altre due tamponi a distanza di 24 ore, come da protocollo nazionale, che diano esito negativo dopo i quali saranno giudicati guariti dall’infezione". Sono due di Lugo, entrambe ricoverate in ospedale non in terapia intensiva, e due della provincia di Reggio Emilia, Castelnovo e Rolo, che erano al loro domicilio.
La Finanza, infine, ha sequestrato prodotti disinfettanti e presidi medico-sanitari posti in vendita online da operatori del settore lucrando sulla crescente diffusione del virus in varie aree della Lombardia e del nord Italia. Individuate nove persone – tra cui un rivenditore di Bologna –, che hanno innalzato i prezzi dal 100 al 400%.