Bologna, 6 marzo 2020 - Sedie distanziate, ingressi contingentati, misure precauzionali precise. È partita così oggi la prima riunione del Consiglio comunale - il question time sugli articoli di stampa - con piena applicazione dell'ultimo decreto ministeriale, che impone distanze di sicurezza per eliminare il rischio del contagio da Coronavirus.
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La maggioranza Pd sta valutando di chiudere le commissioni che trattano semplici ordini del giorno e udienze conoscitive, lasciando operative soltanto quelle che si occupano di delibere. La proposta è arrivata direttamente dal nuovo capogruppo Roberto Fattori.
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Anche il sì nella Sala Rossa del Comune, che tradizionalmente ospita i matrimoni e le unioni civili, deve fare i conti con il coronavirus: ora all'interno possono entrare solo 15 ospiti per volta. Nozze con invitati a numero chiuso, insomma, per contribuire al contenimento dell'epidemia. "Il Comune di Bologna informa che l'accesso all'area riservata al pubblico della Sala Rossa di Palazzo D'Accursio, dove si svolgono i matrimoni e le unioni civili, sarà consentito a un numero massimo di 15 persone", recita un avviso diffuso via social dall'amministrazione.
Un cartello con gli stessi avvertimenti è visibile anche all'ingresso della sala, dedicata alla memoria di Maurizio Cevenini. Di matrimoni, come praticamente ogni venerdì, ce ne sono stati anche oggi. Entrando nella Sala Rossa per celebrarne uno, la consigliera comunale Simona Lembi (Pd) allarga le braccia: "Niente bacio alla sposa...".