Bologna, 21 febbraio 2020 - Lotta contro il contagio da coronavirus a Piacenza, dove si sono vissute ore d’ansia per una donna ricoverata in isolamento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale. Tuttavia, in serata la paziente è risultata negativa al tampone eseguito nel laboratorio di riferimento regionale del Sant’Orsola di Bologna. La prima volta l’esame non era riuscito e per questo il risultato è arrivato in tarda serata.
La donna è una collega, all’Unilever di Lodi, del primo paziente risultato positivo. È il secondo test negativo – sottolinea la Regione – dopo quello del dipendente della Mae spa di Fiorenzuola d’Arda, in provincia di Piacenza, attualmente isolato all’ospedale Sacco di Milano. Nonostante l’esito negativo che attesta l’assenza di infettività, secondo il principio della massima precauzione, sono in corso ulteriori ricerche per capire se il paziente può essere risultato infetti nei giorni passati.
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Resta, intanto, in isolamento domiciliare volontario l’infermiere triagista piacentino che ha accolto il primo paziente compito al Pronto Soccorso di Codogno, in provincia di Lodi: vive solo e, benché asintomatico, gli è stato eseguito il tampone. La sanità pubblica regionale, in via precauzionale, ha già contattato i 70 dipendenti della Mae spa per i quali è ritenuta necessaria un’ulteriore verifica perché valutati potenzialmente a rischio.
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L’allerta nella popolazione ieri è salita in tutta l’Emilia-Romagna, al punto che il 118 è arrivato ad avere cinque telefonate al minuto per richieste di informazioni. Domani, a Piacenza e in tutta la provincia è stata disposta la chiusura in via precauzionale di tutte le scuole, e quasi tutte le manifestazioni pubbliche, culturali e sportive sono state annullate. Il dipartimento della Protezione Civile ha anche individuato una struttura per il ricovero in quarantena dei casi sospetti: si tratta dell’aeroporto militare di San Damiano, nel comune piacentino di San Giorgio, che insieme a un’altra struttura militare nel Milanese permetterà di avere a disposizione circa 180 posti letto in totale. Il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, Luca Baldino, in precedenza aveva precisato che «la donna, di circa 40 anni, si era presentata in ospedale con febbre e qualche difficoltà respiratoria».
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In serata interviene, con toni tranquillizzanti, anche Licia Petropulacos, direttore generale Cura della persona, salute e welfare della Regione. "La donna di Piacenza in isolamento ha avuto una prima positività a un altro agente patogeno per sintomi respiratori, il metapneumovirus", precisa la dirigente, ma poco dopo è arrivato l’esito negativo per il coronavirus.
L’attenzione si sposta poi sul mangar piacentino tornato dalla Cina il 21 gennaio scorso. "È risultato negativo ed è in osservazione in Lombardia – prosegue la dirigente – ma il cognato è risultato positivo e potrebbe essere stata questa l’origine del cluster». Petropulacos, infine, sottolinea che «il nostro 118 per l’Emilia ovest ha ricevuto anche cinque telefonate al minuto. Vogliamo creare un numero verde regionale".