Bologna, 5 agosto 2020 - Dopo i dubbi e le criticità sulla situazione delle badanti e dei lavoratori che rientrano da Paesi dell’Est Europa, dove sono in corso focolai di Covid-19, la Regione corre ai ripari: tamponi per tutti, per prevenire un eventuale arrivo del virus, soprattutto, in aereo o in pullman. Un piano dedicato a chi lavora a stretto contatto con gli anziani o assiste le famiglie, qualcosa come 61mila persone in tutta l’Emilia Romagna.
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Per questo in viale Aldo Moro, sotto la guida dell’assessore alla Sanità Raffaele Donini, si è deciso di prendere il problema di petto: "Un passo necessario – si legge in una nota –, dettato anche dalla consapevolezza che la percentuale dei positivi negli ultimi 30 giorni, per chi rientra dall’estero, è di circa l’11%". Tra cui potrebbero figurare, ovviamente, anche diverse badanti.
IL COMMENTO La sicurezza della legione straniera - di BEPPE BONI Il piano. Il percorso parte dall’obbligo per le assistenti familiari di comunicare alle Ausl il proprio ingresso in Italia. Così, negli aeroporti e nelle autostazioni (molto frequentate dalle lavoratrici dell’Est), scatta il tampone naso-faringeo a cura del personale sanitario. In caso di positività, via all’isolamento nelle strutture alberghiere messe a disposizione dalle Ausl o al ricovero, nei casi più critici.
Di fronte a un tampone negativo, si procede comunque all’isolamento per 14 giorni, con rigorosi controlli a campione. Si prevede anche un secondo tampone di verifica, da effettuare dopo 7 o 10 giorni dal primo, per avere conferma dell’esito. Dall’autostazione, a caldo, commentano: "Bene, è quello che avevamo chiesto. Ora capiremo con l’Ausl come procedere per l’organizzazione dei test". Per quanto riguarda l’isolamento, nel caso in cui il domicilio della persona accudita garantisca spazi adeguati, l’assistente potrà seguire questa strada. In mancanza di questa condizione, la badante dovrà trascorrerlo in albergo.
La decisione di Gd. Nell’azienda di macchinari automatici, intanto, è stata stabilita la quarantena per chi rientra da Bulgaria, Romania, Turchia e Dubai, come comunicano i delegati Fiom, Fim e Uilm. I trasfertisti resteranno in isolamento per 15 giorni e potranno sottoporsi al tampone, che però, anche in caso di negatività, non li escluderà dall’obbligo di quarantena. Chi dovesse risultare positivo, sarà coperto dalla malattia.
Il bollettino. E proprio nel comunicato emesso ieri dalla Regione, su sette nuovi casi di positività uno arriva dall’estero, più precisamente dalla Croazia. Un campanello d’allarme che avvalora ancora di più la decisione di viale Aldo Moro. Gli altri casi sintomatici, quattro in totale, riguardano anche un viaggiatore in arrivo dalle Marche e un altro dal Veneto. Dei tre asintomatici, invece, due sono emersi dai test all’Interporto, l’ultimo da un focolaio familiare. In regione, nel complesso, sono 47 i nuovi contagi (34 asintomatici), mentre non si registra nessuna vittima. Nelle ultime 24 ore 8.523 tamponi e 1.157 test sierologici complessivi; 19 le guarigioni.