Bologna, 25 marzo 2020 - Sono 15 i morti in più rispetto a ieri positivi al Coronavirus, oltre a due nel Circondario imolese. Il dato emerge dal consueto bollettino pomeridiano della Regione, trasmesso in diretta dal commisario per l'emergenza sanitaria Sergio Venturi. In totale i decessi riguardano 8 uomini e 6 donne (ancora sconosciute le generalità della quindicesima vittima), tra cui si registra anche il 50enne di Anzola Paolo Gnudi. Nello specifico, oltre a Gnudi, gli uomini sono: un 74enne di Molinella, un 79enne di Sasso Marconi, un 81enne di Anzola, due bolognesi di 90 e 96 anni, un novantenne di Budrio e un 88enne di Casalecchio. Le donne: tre di Bologna, rispettivamente di 79, 80 e 89 anni, una residente di Castenaso di 98 anni, una 88enne di Casalecchio e una 76enne di Molinella. Sotto le Torri, i casi aumentano di 123 tamponi positivi arrivando fino a 899 (sono 208 a Imola, con un balzo in avanti di 16). Questo a fronte anche di un numero crescente di test effettuati per il Covid-19, ieri 4.500 in tutto il territorio regionale (erano 2.500 il giorno prima).
Leggi anche Il bilancio dell'Emilia Romagna del 25 marzo - Ultime notizie dall'Italia Venturi ricorda anche l'impegno della Regione nel rafforzare la rete ospedaliera, con 408 posti letto allestiti in più in 24 ore in Emilia-Romagna. Così come sottolinea la collaborazione con le case di cura, sopratutto a Villa Alba e Villa Erbosa, con posti letto di terapia intensiva specifici per curare il Coronavirus. Nel complesso, nel territorio regionale sono 92 i decessi rispetto a ieri, mentre i casi complessivi aumentano di 800 unità (si registra un incremento in 24 ore, ma con dati inferiori all'altro ieri) arrivando a 10.054.
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"Il trend ci fa ben sperare - sottolinea Venturi -. Non è veloce come vorremmo, ma comincia a presentare significative riduzioni di nuovi casi. Contiamo che acceleri ancora nei prossimi giorni. Così come aumenta il numero delle guarigioni, sempre superiore alle vittime, anche se questo dato non ci rallegra". "Continuiamo, inoltre, con l'allestimento di nuovi 'Covid hospital' - conclude il commissario -. Vogliamo essere resilienti e flessibili rispetto alle varie esigenze e per ora stiamo rispondendo bene". Occhio di riguardo alle 'case protette', con Venturi che sottolinea: "Sono luoghi delicati con persone anziane, dove non puo' divampare un focolaio: continuiamo a fornire le protezioni soprattutto a loro - conclude il commissario -. Capisco la volontà di andare a trovare i propri cari, ma ora non è possibile. State a casa, fatelo per loro, per gli infermieri, per i medici".
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