Corina Tonelli nel 2006 con l’allora sindaco Marco Monesi e l’onorevole Mauro Olivi
Bologna, 10 novembre 2021 - Il suo nome di battaglia era “Spagnola” e, da partigiana, diede un grande contributo ai tempi della Resistenza. Oggi Corina Tonelli , una vita dedicata all’antifascismo, se n’è andata. Era nata nel 1925 a Castel Maggiore . Di famiglia antifascista, è stata appunto una partigiana, attiva propagandista tra le donne e componente del comitato direttivo del Gruppi difesa Donne di Castel Maggiore. Nella sua casa, che ebbe il ruolo di centro di raccolta e smistamento di generi alimentari ed altri generi di sussistenza per i clandestini, di diffusione di stampati, custodì anche una raccolta di libri ed altri scritti per le letture dei partigiani.
Corina Tonelli militò nella 4° Brigata partigiana Venturoli Garibaldi, dove svolse attività di staffetta. Riconosciuta partigiana con il grado di sottotenente, dal 10 gennaio 1944 alla Liberazione. “Corina è stata un esempio per tante donne e uomini di Castel Maggiore – dice la sindaca la sindaca Belinda Gottardi –, una sorella maggiore, un punto di riferimento e una presenza costante nel presidio dei valori della Resistenza e della democrazia”. I funerali si terranno domani alle 16 nella chiesa di Sant’Andrea di Castel Maggiore.
Nel suo opuscolo “Testimonianze - le donne di Castel Maggiore contro la guerra per la pace per la libertà e la democrazia”, Lina Serenari, la prima Consigliera comunale eletta a Castel Maggiore nel 1946, ricordò l’impegno di Corina insieme a molte altre nella formazione dei gruppi di difesa della donna di Castel Maggiore, con il compito di organizzare il vettovagliamento delle formazioni partigiane, le manifestazioni di donne, la trasmissione degli ordini ai vari distaccamenti, la ricognizione delle zone prima dell’inizio delle azioni partigiane, superando posti di blocco e rastrellamenti, e anche nella manifestazione che portò a bruciare i registri di leva del municipio, il 3 settembre 1944.
“Sono donne che hanno rischiato la loro vita e quella dei loro familiari – scrisse Serenari – e che, finita la guerra, si sono organizzate nei partiti, nei sindacati, nelle associazioni, per affrontare nuove lotte, per andare avanti”. Nel 2006 il Comune di Castel Maggiore celebrò quelle donne, dedicando loro il Parco più centrale e più antico di Castel Maggiore, che da allora si chiama Parco delle Staffette Partigiane. Da sempre impegnata nell’Anpi, Corina Tonelli nel 2017 fu anche insignita della Medaglia della Liberazione istituita dal Ministero della Difesa. Nelle foto allegate, Corina Tonelli con l’allora sindaco Marco Monesi e con l’On. Mauro Olivi nel 2006 in occasione dell’intitolazione del parco Staffette Partigiane, e con la Sindaca Gottardi nel 2017, in occasione del conferimento della Medaglia della Liberazione.