ALICE PAVAROTTI
Cronaca

Conticini: "Essere donna è un mestiere difficile"

L’attore con Enzo Iacchetti da stasera a domenica all’Europauditorium porta il musical ’Tootsie’ di Piparo.

Paolo Conticini nelle vesti femminili di Tootsie, dal celebre film

Paolo Conticini nelle vesti femminili di Tootsie, dal celebre film

"Sono stato un uomo migliore con te, da donna, di quanto non lo sia stato con le altre donne da uomo. Devo solo imparare a farlo… senza la gonna". In questa celebre frase si racchiude il messaggio di Tootsie, il film cult del 1982 con Dustin Hoffmann, successivamente trasformato in un musical di successo a Broadway e ora adattato in italiano da Massimo Romeo Piparo. Interpretato da Paolo Conticini ed Enzo Iacchetti, lo spettacolo sarà in scena al Teatro Europauditorium stasera e domani alle 21 e domenica alle 16.30. Prodotto da PeepArrow Entertainment in collaborazione con Il Sistina, racconta la storia di Michael Dorsey (Conticini), attore talentuoso che però – a causa del suo brutto carattere – non riesce a trovare lavoro. Decide dunque di travestirsi da donna per ottenere una parte in un musical, e sarà il suo coinquilino Jeff (Iacchetti) a fargli capire che mantenere quel successo di ’attrice’ è molto più difficile del previsto.

Paolo Conticini, lei ha già interpretato diversi musical: come si trova in questa veste? "La dimensione del teatro è incredibilmente appagante: mi spaventa l’idea di non avere una seconda chance, ma è proprio questo a darmi una carica pazzesca, un’adrenalina che né il cinema né la TV possono offrire".

Qual è stata la sfida più complessa del suo doppio ruolo? "La mia paura più grande era non essere credibile come donna, sia fisicamente che vocalmente. Inoltre, i rapidi cambi di costume, a volte in soli venti secondi, richiedono massima concentrazione per trasformarmi da uomo a donna, adattando anche il canto".

C’è qualcosa che sente di aver appreso dell’essere donna? "Ho capito quante difficoltà quotidiane debbano affrontare le donne, anche nei gesti più banali. E poi ci sono le discriminazioni sul lavoro, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Julie, una delle protagoniste femminili, si trova a dover gestire un regista che ci prova con lei: deve essere seducente senza approfittarsene, mantenendo l’equilibrio su un filo sottilissimo. Essere donna è un mestiere difficilissimo, non certo un mestiere da uomini...".

Il brutto carattere di Dorsey non gli permette di lavorare: è così anche nella vita reale? "Sì, ho visto talenti straordinari fallire per il loro carattere, c’è chi cade nella trappola dell’insicurezza, e vuole sempre di avere qualcosa in più degli altri".

Con Enzo Iacchetti come si è trovato? "Una persona splendida, ce ne sono pochi come lui. È attore solo sul palco: nella vita non è un divo, ed è una cosa che ci accomuna molto. Ogni sera impariamo l’uno dall’altro".

Cosa spera che il pubblico porti a casa da Tootsie? "Due ore e mezza di leggerezza".

Alice Pavarotti