È un’onda rosa. Occorre parlare di boom di consensi al femminile, e occorre parlarne al plurale. Perché sotto le Torri il predominio delle candidate è potente: tra le sei liste più votate – quindi Pd, Avs e Civici con de Pascale per il centrosinistra; FdI, Rete Civica e Forza Italia per il centrodestra –, al primo posto per numero di voti c’è sempre una donna. A cominciare da Isabella Conti, la più votata di tutta la regione, con 19.414 preferenze. Più votata anche di Elly Schlein nel 2020, che a Bologna ne prese 15.975. Più votata anche di Maurizio Cevenini nel 2010, fermo a 19.106. L’ex sindaca di San Lazzaro, insomma, non solo ha vinto il derby interno ai dem con la capolista Irene Priolo (a quota 16.818 consensi), la seconda più votata nella circoscrizione ("Ha vinto chi ama di più la propria terra", il commento a caldo dell’ex presidente facente funzioni sulla vittoria di de Pascale), ma ha dato vita a un testa a testa con l’assessore uscente Alessio Mammi come candidato consigliere più votato in tutta l’Emilia-Romagna (alla fine l’ha spuntata Conti per un centinaio di voti).
Per il centrodestra in testa c’è senza dubbio Marta Evangelisti: la consigliera regionale uscente ha fatto incetta di preferenze (15.928) ed è stata la più votata di Fratelli d’Italia, staccando il consigliere comunale di Palazzo d’Accursio Francesco Sassone (5.887) – altro eletto – e Diego Baccilieri (5.116). Prima per Forza Italia ancora una donna, la capolista e consigliere regionale uscente Valentina Castaldini (2.926), che ha lasciato dietro sé Manes Bernardini (2.002), Manuela Perri (760) e Angelo Scavone (626).
Ottimo risultato, sicuramente, per Simona Larghetti: la consigliera comunale di Coalizione Civica, candidata nella lista di Alleanza Verdi Sinistra, con 2.971 preferenze tira la volata di Avs, davanti a Silvia Zamboni (2.121 preferenze), Fausto Tomei (1.904) e Davide Celli (1.249).
"Concretezza e solidità del nostro pensiero politico municipalista, ecologista e progressista sono state la ricetta del successo, un successo collettivo", esultano dalla sede di Coalizione in Bolognina. "Vogliamo continuare a portare avanti il nostro lavoro – commenta Simona Larghetti –, rafforzando la nostra rete ecosocialista in tutto il territorio regionale, anche in risposta a un dato che non va mai sottovalutato come quello dell’affluenza. Continueremo a girare i territori con assemblee e iniziative proprio perché sentiamo l’urgenza di ricostruire un legame di fiducia con le persone, offrendo loro un’alternativa politica che le coinvolga in prima persona e le appassioni davvero".
Tornando al Pd, dietro Conti e Priolo c’è l’assessore uscente Raffaele Donini con 11.661 preferenze, davanti a Maurizio Fabbri (11.489 voti) e Fabrizio Castellari (7.604 preferenze). Più indietro Simona Lembi (5.138), Francesco Critelli (3.353) e Virginia Gieri (2.106). Il più votato della lista ‘Civici con de Pascale presidente’ è invece Giovanni Gordini (2.093 preferenze), unico eletto, davanti a Nadialina Assueri (1.823) e Stefano Mazzetti (1.278). Per il Movimento 5 stelle il più votato è Lorenzo Casadei, che non va oltre le 473 preferenze, ma i grillini dovrebbero ottenere un seggio. Il più giovane segretario di un partito italiano invece, Matteo Hallissey dei Radicali (capolista per i Riformisti), ottiene 1.750 voti.
Il più votato della lista ‘Rete Civica – Elena Ugolini presidente’ è Marco Mastacchi con 2.428 preferenze, che ieri in Regione durante lo spoglio in diretta ha commentato: "Il dato peggiore in assoluto resta quello dell’affluenza, mi aspettavo una risposta maggiore dell’elettorato, vista la situazione che abbiamo. E anche a Bologna, mi sarei aspettato una reazione più forte tra città e provincia". Dietro Mastacchi, Daniele Corticelli (945 voti) e la capolista Cristina Baldazzi (944), poi Carlo Nervo (917).
Infine Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega in Comune e più votato del Carroccio alle Regionali con 2.388. Di Benedetto lascia dietro di sé il capolista Daniele Marchetti (982) Lorenzo Garagnani detto ‘Garra’ (802) e Giulio Venturi (765).