Bologna, 17 giugno 2024 – “Denuncerò per istigazione all’odio razziale, all’omicidio e al terrorismo l’Imam Zulfiqar Khan, il quale nel corso di un sermone, oltre ad appellare come pedofili ed assassini gli israeliani, ha detto che vanno ammazzati uno per uno, senza differenze tra anziani, bambini e donne incinte”.
Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia-Romagna e Lombardia, ha deciso che depositerà, oggi a Firenze, una denuncia per istigazione all’odio razziale contro l’Imam del Centro ‘Iqraa’ di via Jacopo di Paolo, nello storico quartiere popolare della Bolognina, nel capoluogo emiliano-romagnolo. Non solo, Carrai annuncia anche che invierà “una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in quanto garante della Costituzione, affinché intervenga contro queste derive razziste che non trovano spazio nel nostro Paese e nella sua Costituzione. Stessa missiva sarà inviata al sindaco di Bologna, Matteo Lepore, sul cui territorio viene permesso impunemente di pronunciare queste farneticazioni”.
I sermoni radicali di Zulfiqar Khan, che si autodefinisce “estremista”, erano stati messi nel mirino nei giorni scorsi dai parlamentari FdI Marco Lisei e Sara Kelany che, in un’interrogazione al governo, ne avevano chiesto l’espulsione in quanto “può rappresentare un pericolo per la sicurezza”. Zulfiqar, non solo predica ai fedeli nel Centro della Bolognina, ma è molto seguito on line: i suoi sermoni sui social e sulle piattaforme hanno migliaia di visualizzazioni.
Dalla comunità islamica si fa notare però che Zulfiqar, nel passaggio contestato del video (pubblicato anche sul profilo dell’ex direttore di Radio Padania, Alessandro Morelli), dice esattamente: “Sionisti, la loro agenda dice: “Dobbiamo uccidere uno per uno, senza risparmiare sia il piccolo che grande, sia le donna incinte“”. E dunque riferirebbe la violenza al campo opposto.
I sermoni di Zulfiqar restano comunque molto duri: “Coloro che si schierano con Israele e con gli Stati Uniti faranno una brutta fine”; “Netanyahu e Biden corna di Satana”, due delle affermazioni.
E in due dei suoi più recenti discorsi il predicatore se la prendeva con una giornalista del Carlino, accusata di “calunnie” per aver scritto l’articolo sulla presa di posizione di FdI, e, ancora, di essere una delle “macchie nere” che incita all’odio. “Sì, ho saputo della vostra cronista – spiega Carrai –, siamo di fronte a qualcosa che va ben oltre la mancanza di rispetto per i giornalisti, in Italia non c’è spazio per questo tipo di posizione, né da un punto di vista etico, né da quello giuridico”.