NICHOLAS MASETTI
NICHOLAS MASETTI
Cronaca

Conservare la memoria. Un maxi lenzuolo per le vittime del Covid: "Nomi, non numeri"

L’opera, composta da teli cuciti a mano, ricorda i 4.488 morti. Realizzata dalle associazioni. Commemorazione anche a Medicina.

L’opera, composta da teli cuciti a mano, ricorda i 4.488 morti. Realizzata dalle associazioni. Commemorazione anche a Medicina.

L’opera, composta da teli cuciti a mano, ricorda i 4.488 morti. Realizzata dalle associazioni. Commemorazione anche a Medicina.

I nomi delle vittime e i loro anni di nascita scritti con il pennarello. Uno per uno. A mano. Su dei teli per 4.488 volte. Non numeri, ma persone. Quelle morte per il Covid durante la pandemia. Lenzuola che poi sono state assemblate dalle cucitrici direttamente in piazza Maggiore, in ordine alfabetico per nome, e distese su dei tappeti rossi. Una maxi opera lunga 120 metri che domani alle 18 verrà srotolata dalla Torre dell’Orologio di Palazzo d’Accursio dai vigili del fuoco. Poi, i volontari di diverse associazioni prenderanno il lungo lenzuolo, dove sullo sfondo ci sono dei volti stilizzati realizzati dall’Atelier del Fenile, e lo trascineranno per tutto il crescentone di piazza Maggiore.

Bologna quest’anno ricorda così i deceduti durante la pandemia iniziata nel 2020, in vista della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid che cade domani. Tre giorni dove viene tenuta viva la memoria di uomini e donne grazie all’iniziativa collettiva promossa dalla rete di associazioni di volontariato che hanno supportato la campagna vaccinale. C’è la Croce Rossa Italiana del comitato di Bologna. E poi Cefa onlus, Ageop, Agesci, Amaci, Associazione nazionale alpini Bologna, Anglad, Anpas, Ant, Associazione Campanacci, Bimbotu, Catis, Centro San Domenico, Cucine Popolari, Lions Club Bologna Colli Murri, Piazza Grande, Comunità di Sant’Egidio, Fanep, Fondazione Policlinico Sant’Orsola e Piccoli Grandi Cuori. E poi i patrocini del Comune, dell’Ausl, dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola e di tutto il personale sanitario con i vari ordini professionali.

A scrivere i nomi delle vittime non ci sono però solo i volontari. Nei banchetti allestiti per tutta la giornata di ieri in piazza Maggiore ecco anche familiari delle vittime, cittadini, infermieri e medici. Oltre alle letture delle associazioni Legg’IO e Malippo. "Vogliamo lasciare un messaggio significativo per tutta la città", dicono Marco Gamberini, presidente del comitato Cri di Bologna, e Giovanni Beccari. Microfono in mano hanno chiamato anche il personale sanitario a dare una testimonianza diretta. È il caso di un infermiere dell’ospedale di Bazzano in Valsamoggia che ha portato una lettera di una signora anziana che nel 2021 venne ricoverata per Covid. "Serve un tributo di riconoscenza alle persone conosciute in ospedale. Oltre alle cure sanitarie mi hanno accudito, protetto, nel vero senso umano", recita un passaggio. E poi i messaggi lasciati dai cittadini nei quaderni posizionati in piazza sui banchetti: "Ricordiamoci", "Una tragedia immensa che nessuno avrebbe mai immaginato", "Oggi è importante ricordare". Ci sono anche testimonianze in spagnolo. Oggi, nella sede della Croce Rossa, alle 19 si prosegue con l’incontro ’La salute ci rende liberi’: ospiti la virologa Ilaria Capua e la microbiologa Maria Paola Landini. Modera il giornalista Gigi Riva.

A cinque anni dall’ordinanza regionale che pose il capoluogo e la frazione di Ganzanigo in zona a vigilanza rafforzata, anche l‘amministrazione di Medicina ha voluto ricordare tutte le vittime del Covid. Erano presenti anche i familiari delle vittime.

Nicholas Masetti