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La protesta degli alluvionati di Budrio per il mancato incontro con gli amministratori
"Perché non parlate con noi?". Poche parole, ma scritte su cartelloni a caratteri cubitali, quelle che, nel pomeriggio di mercoledì, il Comitato alluvionati di Budrio ha appeso al palazzo comunale di piazza Filopanti in attesa del sindaco Debora Badiali e del presidente di Regione Michele de Pascale. Ad attenderli una cinquantina di persone che, da tempo, chiedono al sindaco un incontri sui fatti dello scorso ottobre. Peccato, però, che mercoledì, in piazza Filopanti, nonostante fosse previsto un incontro in Comune alle 16.30, dopo un tour nelle zone alluvionate di Castenaso, Molinella e Budrio, de Pascale e la Badiali non siano mai arrivati.
A parlare, tra rabbia e sconforto, sono gli alluvionati: "Noi ci eravamo muniti di cartelloni per chiedere, agli enti, perché non ci vogliono incontrare e soprattutto perché di questa visita del presidente della Regione noi cittadini non fossimo stati informati, come invece è avvenuto in tutti i Comuni limitrofi, almeno attraverso qualche post social dell’amministrazione. Questo volevamo chiedere a voce, e con i nostri cartelloni. Non volevamo polemizzare, né men che meno attaccare il presidente de Pascale. Come detto, abbiamo solo alcune domande per la nostra sicurezza e per un futuro di cui, dopo quanto avvenuto a ottobre, abbiamo paura. Ma oltre al danno, la beffa: in Comune non sono mai arrivati, pare si siano fermati a Molinella. Perché non ci vogliono incontrare?".
A replicare è la prima cittadina Badiali: "Siamo al lavoro quotidianamente affinché il nostro territorio e i cittadini siano sicuri. Per questo motivo è stato fondamentale il sopralluogo con de Pascale e i tecnici dell’Agenzia della Regione. La Regione è l’ente competente per il Torrente Idice e il presidente De Pascale è anche commissario emergenza 2024. Quello di mercoledì era un incontro tecnico sul posto, come sempre accade nei comuni, per valutare gli interventi da fare per la sicurezza del nostro territorio. I momenti di ascolto dei cittadini sono fondamentali, ma credo che ancora più urgenti sia dare risposte in questi incontri. E queste arrivano se il nuovo presidente de Pascale vede direttamente con i propri occhi il territorio e ci si confronta sulle criticità e sulle opere necessarie. Come già detto ai cittadini, anche tramite il ’Carlino’, c’è la disponibilità mia e del presidente a fare un’assemblea. Tengo però anche a evitare fraintendimenti: sono due cose diverse, i sopralluoghi e le assemblee, per arrivare a fare le seconde sono indispensabili i primi, specialmente, mi ripeto, con un presidente, in carica da due mesi".
Zoe Pederzini