REDAZIONE BOLOGNA

Comunità energetica, porte aperte ai cittadini

Iniziativa nata dalla collaborazione tra il Comune e l’Acer: prevista la riduzione a pieno regime di 500 tonnellate di Co2 l’anno

Castel Maggiore punta a diventare comunità energetica. Sulla base del Patto d’azione per l’energia sostenibile e il clima, l’amministrazione comunale ha deciso di avviare il progetto della Cer, Comunità energetica rinnovabile. L’obiettivo è contrastare gli sprechi e ridurre la povertà energetica.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra il Comune e Acer Bologna, che hanno partecipato al bando per il sostegno allo sviluppo di comunità energetiche rinnovabili della Regione. "Ci possono essere le condizioni e le caratteristiche – afferma Luca De Paoli (nella foto), vicesindaco e assessore all’Ambiente – per dare avvio a questo fondamentale progetto per il benessere della nostra comunità. A pieno regime contiamo di arrivare all’installazione di undici impianti fotovoltaici, dieci su edifici pubblici e uno in area privata. La potenza complessiva dovrebbe attestarsi intorno ai 1.451 KWp, con una quantità di energia condivisa dalla Cer stimata pari a 1.578.841 Kwh/anno. La partecipazione alla comunità energetica sarà aperta e su base volontaria. Possono essere coinvolti singoli cittadini, condomini e imprese e si può arrivare alla riduzione di emissioni prodotte dall’inquinamento urbano fino a 514 tonnellate di CO2eq/anno".

"I vantaggi della comunità energetica rinnovabile sono innumerevoli e non si limitano alla salvaguardia dell’ambiente. Infatti, oltre a una minore dipendenza dai combustibili fossili a favore delle fonti rinnovabili, la Cer presenta notevoli benefici per la cittadinanza: la partecipazione è aperta a tutti, con una particolare attenzione ai nuclei familiari a basso reddito. Il progetto infatti favorisce energia pulita e a prezzi calmierati".

Il presidente di Acer, Marco Bertuzzi, aggiunge: "L’azienda sta esplorando a 360 gradi il problema della produzione di energia elettrica rinnovabile. Soprattutto per limitare il costo in bolletta della propria utenza". Il progetto prevede anche una parte consistente dedicata al dialogo con la cittadinanza. "Le attività di sensibilizzazione – precisa infine De Paoli – saranno estese agli abitanti di Castel Maggiore: conoscere soluzioni innovative per produrre energia pulita è il primo passo verso una transizione ecologica più consapevole e attenta alla coesione sociale".

p. l. t.