
La prima cittadina di Marzabotto Valentina Cuppi, coordinatrice dell’iniziativa
Rafforzare gli enti locali per gestire "23 progetti legati alla Strategia territoriale aree montane e interne (Stami)", che per l’Appennino bolognese valgono oltre 18 milioni di euro. Con questo intento martedì scorso, a Vado di Monzuno, sindaci e tecnici di 15 Comuni hanno partecipato al primo laboratorio LaSti sulla Stami "Appennino bolognese: per un sistema montuoso più sostenibile, più attrattivo e più inclusivo", coordinato dalla sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, con il supporto della Città metropolitana.
La lista dei progetti nei Comuni ’a scuola’ di sviluppo, quindi, prevede la riqualificazione delle aree sportive all’aperto a Ponte della Venturina e Porretta Terme, così come degli impianti sportivi di Lizzano in Belvedere, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monterenzio, Loiano (Santa Margherita) e Castel di Casio (Suviana Molinello). Si spazia poi dal nuovo polo di sport e cultura a Castel d’Aiano all’intervento di collegamento ciclabile con la Ciclovia del Sole, nell’ambito della rigenerazione della Cartiera di Marzabotto. Ci sono iniziative anche per la rigenerazione urbana del centro storico di Gaggio Montano e delle frazioni di Marano, Pietracolora, Santa Maria Villiana, Volpara, così come della frazione di Madonna dei Fornelli a San Benedetto Val di Sambro. A Monghidoro si riqualificheranno invece il Museo della Civiltà contadina dell’Appennino e il Piccolo Museo dell’Emigrante, ma non solo. A Camugnano è in programma la rigenerazione urbana delle frazioni di Burzanella, Ponte di Verzuno, Verzuno, Baigno e Poggio di Camugnano. A Grizzana Morandi sono previsti interventi nelle frazioni di Pian di Setta, Ponte e Salvaro, oltre alla riqualificazione del plesso scolastico di Ponte. Non manca nemmeno il progetto ’A scuola in APPennino’.
"I progetti delle Stami renderanno il territorio montano bolognese più sostenibile, attrattivo ed inclusivo, un obiettivo prioritario per la Città metropolitana e per gli enti locali coinvolti – commenta Valentina Cuppi –. I tecnici della Città metropolitana hanno lavorato tantissimo negli ultimi anni per ottenere queste risorse, che per il territorio sono vitali, e il lavoro è stato ripagato. Ora tocca agli enti locali mettere a terra i progetti e la grande partecipazione al primo incontro di formazione testimonia la volontà di non lasciarsi sfuggire questa opportunità unica".