PAOLO ROSATO
Cronaca

Bologna a 30 all’ora: "Come con i T-Days, i vantaggi si capiranno tra qualche anno"

Sara Poluzzi, attivista di Bologna 30

Bologna, 19 giugno 2023 – Sara Poluzzi, attivista di ‘Bologna 30’ e ideatrice del ‘Bike coaching’, cosa ne pensa della svolta della città ai 30 all’ora?

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"Sono molto orgogliosa di questa scelta del Comune. Credo che l’importanza di questa svolta la si capirà del tutto tra qualche anno, come accaduto con il divieto di fumare al cinema o l’obbligo delle cinture in auto, per esempio".

Oppure come i T-Days?

"Esattamente. Non si tornerà più indietro. Nel 2023 non si può più pensare che esista un numero di morti ‘accettabili’ sulle strade. Quel numero deve essere zero. Del resto gli studi di Polinomia e Unibo sono chiari. Se si rallenta per tenere i 30 all’ora in città si perdono circa 12 secondi al giorno. Un battito di ciglia".

Lei è una mamma e una manager. Quali sono i vantaggi per un famiglia?

"Per le famiglie ci sarà un miglioramento della qualità della vita, oggi in troppi utilizzano l’auto per spostamenti brevi. Con meno auto e più bici in giro ci sarà una percezione di maggiore sicurezza. Ridurremo l’inquinamento, e potremo anche dire ai nostri ragazzi bambini di andare a scuola da soli, senza essere tenuti al guinzaglio. Non riesco a capire come una persona possa essere così egoista nel rivendicare il proprio diritto di fare le cose più in fretta, mettendo a rischio la vita degli altri".

Prima obiezione: pericolosi i 30 all’ora in radiali come Andrea Costa e Mazzini.

"Invito chi critica a percorrere quelle strade in bici. O ad attraversare sulle strisce".

Seconda obiezione di altri: con la velocità ridotta si inquina di più.

"Falso mito, lo dimostrano diversi studi: a velocità elevata si consuma più carburante, si inquina di più. A 30 all’ora tutto migliorerà".