C’è tanta Bologna al Bellaria Film Festival che torna con la sua quarantunesima edizione dal 10 al 14 maggio, sotto la direzione di Daniela Persico e l’organizzazione di Approdi, start up di cinema d’autore. Alla kermesse definita "casa del cinema indipendente italiano" viene presentato domenica 14 maggio alle 17 in anteprima nazionale e internazionale Di che colonia sei di Riccardo Marchesini, produzione Giostra Film e sostegno della Film Commission regionale, che recupera la memoria dell’infanzia in Riviera, di quando si facevano le vacanze nelle colonie tra il dopoguerra e gli anni Settanta, con aneddoti e testimonianze. Strana gente di Marta Miniucchi con produzione Genoma, supporta l’azione solidale della Onlus Cefa, raccontata in un mockumentary che ne celebra i 50 anni e e si vedrà sempre domenica 14 alle 10. Il festival lancia Matilde Ramini, giovane promettente regista bolognese, presentando in anteprima il 13 maggio Fuoritempo, lavoro di diploma della Zelig, sul rapinatore di banche e poeta comunista Sante Notarnicola. Venerdì 12 maggio arriva un restauro della nostra Cineteca, Bim Bum Bam di Aurelio Chiesa del 1981, che sarà proiettato sullo schermi in mare e sabato 13 La timidezza delle chiome di Valentina Bertani, distribuito da IWonder, come anche Retour a Seoul di Davy Chou, film sullo spaesamento culturale di una ragazza coreana adottata da una famiglia francese portato in collaborazione con Mubi. Infine due film passati da Berlino: l’Orso d’Argento Disco Boy di Giacomo Abruzzese sabato 13 alle 20,30 e Le proprietà dei metalli di Antonio Bigini il 10 maggio alle 17,30: un esordio fiabesco, girato nei pressi di Bellaria, già selezionato nella sezione Generation alla Berlinale di quest’anno, che racconta la storia di Pietro, un ragazzino in grado di piegare i metalli al solo tocco.
Benedetta Cucci