MATTEO ALVISI
Cronaca

Colli, l’allarme dei residenti: "Se nevica restiamo isolati"

Dopo l’alluvione di maggio, ci sono ancora strade chiuse o interrotte "Il Comune faccia qualcosa o i mezzi spargisale rimarranno bloccati" .

Colli, l’allarme dei residenti: "Se nevica restiamo isolati"

Bologna, 5 gennaio 2024 – Il piano neve sì, ma non per tutti. Ci sono ancora diverse strade sui colli bolognesi semichiuse o chiuse per le frane causate dalla grande alluvione di maggio che ha messo sott’acqua mezza regione. Disagi e polemiche che si susseguono d’allora su chi deve o non deve fare i lavori di ripristino delle strade che non ci sono più. Ma ci sono anche diverse decine di famiglie per non dire centinaia che sono indirettamente interessate dalle conseguenze di tutto ciò, ovvero non dalla frana nella propria proprietà bensì per gli effetti che questa comporta sulla strada di residenza. Fra queste, per esempio, c’è via Della Fratta che da via Di Barbiano dove c’era l’ex Capannina porta a via San Vittore, dove dimorò per un’estate anche Giosue Carducci, che sarà completamente impossibilitata al transito sia degli spargisale del Comune sia degli spazzaneve, una volta che verrà a nevicare. "Siamo tutti molto preoccupati – racconta Carla Facchini, 76 anni, residente da sempre nella via – perché la strada è fruibile, ma solo in parte. Se gli spazzaneve verranno non potranno tornare indietro e resteranno bloccati. Prima facevano una sorta di giro ad anello, però adesso è impossibile perché poi la strada dove ci sono i civici 11, 9, 7 e 5 è bloccata a un certo punto ed è stretta, quindi è impossibile fare inversione per mezzi del genere. In sostanza possono entrare, ma non più uscire. Ci sono solo in questa strada alcune famiglie con bambini piccoli che devono andare all’asilo e a scuola per non parlare di chi vive in strade messe in situazioni simili solo qui vicino".

A partire da via degli Scalini (parte alta) e via del Poggio che sono sempre chiuse in parte da maggio. "Io frequento spesso queste zone dei colli – sottolinea Stefano Cremonini, 50 anni, direttore di banca – e dopo tanti mesi non capisco davvero come non sia stato fatto ancora niente per ripristinare e riaprire queste strade. In via Della Fratta, dove passavo a camminare, da un certo punto non si passa più neanche a piedi. Il manto stradale non c’è più. Per me non è un problema vero perché non ci vivo, ma per chi ci abita penso proprio che lo sia e molto grosso".

"Sembra da parte del Comune che chi vive sui colli sia un privilegiato a prescindere, quindi deve cavarsela da solo o è comunque responsabile di quello che è successo o succede – chiosa Riccardo Mischiattelli, 51 anni, imprenditore da poco nuovo segretario provinciale della Dc e residente sui colli –. Ma non è così, anzi. Ci sono strade messe male da anni, parlo del manto stradale con crepe, buche e avvallamenti molto prima dell’alluvione, e nonostante le segnalazioni di chi ci abita niente è stato fatto. Se poi ci sono eventi eccezionali, appunto come la pioggia di maggio, e lo stato del manto stradale contribuisce a frane o dissesti per l’infiltrazione d’acqua a dovere mettere mano al portafoglio, secondo l’amministrazione comunale, a quanto sembra, è solo chi ci abita".

Alluvione e frane a parte, se come pare la prossima settimana o magari quella dopo verrà a nevicare, ci saranno ulteriori problemi per chi vive in queste strade con la possibilità concreta di rimanere completamente isolati. "Io ho due figli piccoli – sottolinea Donata, una mamma che vive in via della Fratta – e con la strada chiusa a metà abbiamo già dei disagi a portare i bambini all’asilo e a scuola, ma dopo con la neve davanti a casa se non passeranno a pulirla sarà proprio impossibile e di sicuro non passeranno. Si prevedono problemi anche per me che devo andare al lavoro: il punto è che ora sarà già tardi trovare una soluzione per evitare questo grave disservizio".