LAURA GUERRA
Cronaca

Da Fiorenzo Magni al Tour de France: quando il Colle di San Luca celebra le leggende del ciclismo

Il Colle della Guardia a Bologna fa parte delle pagine più belle del ciclismo italiano ed ora entrerà anche nella storia della Grand Boucle, poiché sarà protagonista della seconda tappa della kermesse

Il Colle di San Luca è nella storia del ciclismo, tante le corse che sono passate su quella salita

Il Colle di San Luca è nella storia del ciclismo, tante le corse che sono passate su quella salita

Bologna, 29 giugno 2024 - Da sempre il Colle della Guardia a Bologna è protagonista delle pagine più belle del ciclismo italiano ed ora entrerà anche nella leggenda del Tour de France, protagonista della seconda tappa della Grand Depart italiana.

Dalle gare dilettantistiche a quelle amatoriali, dalle giovanili ai professionisti del Giro d'Italia, della classicissima di fine stagione Giro dell'Emilia ed ora la Grand Boucle, sotto la Basilica di San Luca hanno pianto e gioito campioni, con ricordi indimenticabili per loro e per il pubblico che ha avuto la fortuna di vedere, a colori o in bianco e nero, questi momenti che resisteranno al passare del tempo. 

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‘Fiorenzo il Magnifico’, simbolo della sofferenza

Nei suoi 2.2 km e una litania di strappi secchi e duri è scolpito nell'asfalto il volto di Fiorenzo Magni che con la grinta del leone del Mugello, stringeva tra i denti con rabbia e dolore una camera d'aria legata al manubrio, unico appiglio che poteva avere per portare a termine quel Giro d'Italia. Era la cronoscalata del Giro del 1956 e Fiorenzo Magni, caduto nella discesa di Volterra, decise di continuare strenuamente il Giro con una clavicola fratturata, diventando il simbolo della sofferenza di ogni ciclista che insegue un sogno. Quella fettuccia stretta tra i denti era l'unica cosa che potesse alleviagli il dolore lancinante sofferto sulla salita, partito anche contro il parere negativo del medico ma con una determinazione che forse oggi non esiste più e che gli valse il nome di 'Fiorenzo il Magnifico' datogli da Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, che seguivano il Giro.

San Luca e la glorificazione dei campioni

Sono diversi gli episodi che hanno visto glorificare campioni che hanno sfidato la sorte pedalando a fianco degli indiavolati 666 archi del portico fino in cima. San Luca che entra nella corsa a tappe Mentone - Roma del 1961 con la lotta a due tra Guido Carlesi e Tom Simpson che sei anni dopo morì sul Mont Ventoux. Si aspetterà più di 20 anni per tornare in grande sul Colle della Guardia nel 1984 di Francesco Moser con l'arrivo che però si inchina a Moreno Argentin seguito da Fignon in maglia rosa che perderà all'ultima tappa. Al Giro San Luca ritorna di nuovo protagonista nel 2009: nella Campi Bisenzio – San Luca è l’australiano Gerrans a trovare lo scatto buono ed a precedere Bertogliati e Gavazzi. La maglia rosa rimane quel giorno sulle spalle del russo Menchov, con uno scalpitante Di Luca che nulla può per scalzare il leader. Dieci anni dopo il Giro torna sul colle della Guardia con il prologo della Gran Partenza da Bologna: la cronoscalata finisce con il podio sontuoso che vede al primo posto Primoz Roglic, seguito da Simon Yates e Vincenzo Nibali. 

Salita epica che ha immortalato grandi imprese

Salita epica che però è anche la protagonista storica del Giro dell'Emilia. Protagonista nel 1986 è Hubert Seiz, nel 1987 Bernard rinviene sul duo Argentin – Fondriest, nel 1991 è la volta di Cassani dopo una fuga nata sulle rampe. Salita che dal 1999 il G.S.Emilia di Adriano Amici diventa definitivamente arrivo della corsa dopo alcuni passaggi intermedi mettendo in albo d'oro grandi nomi. Negli occhi restano molte imprese, dall’assolo di Simoni sbucando dalla nebbia nel 2005, la grande vittoria di Ullrich, poi Rebellin, la stoccata di gran classe di Bartoli nel 2002 con uno scatto sulla curva delle orfanelle, la volata di Basso su Casagrande, poi Franck Schleck, Di Luca, Gesink, Nairo Quintana, Ulissi, Bakelants, Chaves, Visconti, De Marchi, Primoz Roglic e tanti altri.

Ora anche il Tour de France ha scelto di passare sul Colle della Guardia, riconoscendone il grande valore e la spettacolarità, consacrandolo anche come salita della Grand Boucle.