Napoli, 13 luglio 2024 – La chiamano droga dei ricchi ma ultimamente la cocaina rosa sembra richiesta anche nei mercati minori, accanto a sostanze più diffuse. Tre giorni fa in un blitz al rione Sanità, a Napoli, i carabinieri hanno sequestrato 35 involucri di tusi (da 2C, sigla inglese), l’altro nome della Pink Cocaine, nell’appartamento di un 20enne – poi arrestato – accanto a marijuana, cocaina, spid e ketamina. Sempre il 10 luglio, i militari di Catania hanno messo le manette a una coppia di spacciatori 20enni: nella loro base d’appoggio in piazza Dante avevano più di 100 di pasticche di ecstasy, una trentina di dosi di ketamina, involucri di anfetamina e, appunto, un centinaio di dosi di cocaina rosa.
Che effetti ha?
Ma cos’è la cocaina rosa? Sgombriamo il campo da dubbi: non ha niente a che fare con la cocaina (benzoilmetilecgonina). Viene chiamata così perché ha l’aspetto di una polvere, il colore rosa è prodotto dauna tinta alimentare: spesso ha anche un profumo di fragola. E’ una sostanza psicotropa, in grado di produrre effetti psichedelici ma ha anche proprietà sedative tipiche degli oppioidi.
Com’è composta?
In realtà è più corretto parlare di un mix di sostanze, che può variare molto: MDMA, Ketamina, Benzodiazepine, Catinoni, Anfetamine, Oppiodi, LSD, Mescalina. Non esiste una ricetta con dosi precise e il risultato finale è nelle mani del singolo “cuoco”.
Per riferirsi alla cocaina rosa a volte si usa anche la sigla di 2C-B, dimetossi-feniletilamina (abbreviato 2C e pronunciato tusi), di cui però spesso non c’è traccia nella polvere fucsia che gira attualmente. La sua pericolosità sta nel fatto che la miscela di sostanze è sconosciuta perché cambia di volta in volta. Il suo nome poi trae in inganno il consumatore che si aspetta effetti eccitanti simili a quelli della cocaina, e invece deve trovarsi a gestire reazioni diverse, come quelle che produce la ketamina.
Da dove arriva?
La cocaina rosa arriva dal Sudamerica. “Apparsa per le prime volte nelle strade di Colombia nel 2010 – scriveva Vice in un articolo del 2022 – è diventata simbolo di una nuova generazione di narcos”, che producono e vendono la droga nei club, sfruttando il traffico sessuale dei turisti.
Dalla Colombia la pink cocaine è approdata in Spagna, il mercato più vicino a quello colombiano. E da qui si è diffusa in Europa, fino a penetrare nelle piazze italiane. Secondo Newsweek la tusi sta prendendo piede anche negli Stati Uniti, in particolare negli stati di New York e California, dove sono state sequestrate oltre 63 kg in quattro mesi di indagini.
Quanto costa?
Una volta ‘droga dei ricchi’, oggi negli States viene venduta a soli 10 dollari al grammo, scrive proprio oggi Newsweek. In un articolo del 2023 El Pais parlava invece di 100 dollari al grammo sul mercato spagnolo. In Italia il costo per una singola dose può raggiungere i 400 euro, ma con una maggiore diffusione il prezzo potrebbe scendere. Il che rischia di rendere ancora più popolare questo mix esplosivo.