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Bologna: cocaina dall’Olanda, otto arresti e 48 indagati

Trecento chili di droga arrivati in Italia durante l’indagine. Come è stata scoperta l’attività della banda e come operava. I messaggi in codice scoperti dalla polizia

Bologna, 21 aprile 2023 –  La squadra mobile di Bologna, coordinata dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Bologna e Firenze, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di otto persone italiane e albanesi, accusate di associazione finalizzata al traffico di droga. Sono 48 gli indagati nell’ambito dell’operazione. 

Cocaina, operazione antidroga coordinata dalle Dda di Bologna e Firenze: 8 arresti e 48 indagati
Cocaina, operazione antidroga coordinata dalle Dda di Bologna e Firenze: 8 arresti e 48 indagati

Nell’intero periodo d’indagine, si ritiene che il sodalizio abbia complessivamente introdotto in Italia un quantitativo prossimo ai 300 chili di cocaina. La banda utilizzava un sistema particolare per fare riferimento al quantitativo di droga che veniva indicato con lettere anziché numeri, a ciascuna lettera corrispondeva un numero da 0 a 9.

Il gruppo aveva al suo vertice tre albanesi, due fratelli ed un terzo connazionale, che vivevano a Santa Croce sull’Arno (Pisa) ed a Massa e Cozzile (Pistoia): secondo quanto appurato dalle indagini, erano in grado di procurare “considerevoli quantitativi di cocaina”, 10 chii per ogni viaggio (in media due o tre al mese) in Olanda, al prezzo di 24/30.000 euro al chilo, a seconda del grado di purezza della sostanza prescelta, poi commercializzato con un ricarico tra i 3.000 ed i 10.000 per ciascun chilogrammo.

Lo stupefacente, una volta acquistato all’estero, veniva trasportato in Italia da fidati collaboratori e custodito all’interno di case distanti dai luoghi di abituale dimora dei capi dell’organizzazione.

L'indagine ha identificato chi individuava le basi logistiche, chi trovava le auto da utilizzare per i trasporti, con doppifondi, e chi si occupava del trasferimento della droga in Italia, in particolare altri due fratelli albanesi, che distribuivano nel centro-nord Italia.

I vertici del gruppo avevano inoltre rapporti con due pregiudicati salernitani, appartenenti a due distinte organizzazioni criminali di stampo camorristico, riforniti di cocaina poi rivenduta dagli italiani nella provincia salernitana e avellinese.

Seguendo gli spostamenti degli indagati era stato possibile procedere all'arresto di un uomo e donna che il 23 giugno 2017 furono fermati a Lonigo (Vicenza) con 2,5 kg di cocaina e 70.000 euro in contante. In seguito venne trovata una base logistica a Verona.