ZOE PEDERZINI
Cronaca

Il sito archeologico di Claterna rivede la luce, Borgonzoni: “Fieri della Pompei del Nord”

Gli scavi di Ozzano presentati alla cittadinanza alla presenza del Sottosegretario alla Cultura dopo il restauro. I nuovi interventi strutturali hanno riguardato in particolare la 'Domus dei Mosaici' gravemente danneggiata nell’alluvione del 2023

Il sito archeologico ozzanese di Claterna presentato alla cittadinanza dopo la riqualificazione, alla presenza del Sottosegretario alla Cultura, la senatrice Lucia Borgonzoni

Ozzano (Bologna), 27 settembre 2024 - Il restauro e la nuova copertura del sito archeologico ozzanese di Claterna sono stati presentati alla cittadinanza questa mattina alla presenza del Sottosegretario alla Cultura, la senatrice Lucia Borgonzoni. Ad essere presentati i nuovi interventi strutturali necessari per il proseguimento delle attività archeologiche e per la fruizione del sito, in particolare la realizzazione della nuova copertura della 'Domus dei Mosaici' gravemente danneggiata durante l’alluvione del 2023.

La cosiddetta 'Domus dei mosaici' è un edificio residenziale di livello sociale alto, ubicato nella zona meridionale della città romana, a sud della via Emilia, all’interno dell’area di proprietà demaniale, i pavimenti attualmente visibili sono decorati in opus tessellatum (tessere di mosaico di bianche e nere, disposte a formare decorazioni floreali e geometriche, come meandri e svastiche) e in opus signinum (tecnica del cocciopesto impreziosito con inserzioni di decorazioni di tessere musive).

Il sito archeologico di Claterna a Ozzano con la nuova copertura
Il sito archeologico di Claterna a Ozzano con la nuova copertura

Le attività di restauro e copertura, realizzate grazie ad un finanziamento di 581mila euro interamente erogato Ministero della Cultura, hanno avuto come scopo principale la generale riqualificazione dell’area attraverso interventi di restauro dei manufatti e la sostituzione delle attuali strutture di copertura, gravemente danneggiate. In particolare le nuove strutture di copertura rappresentano un primo sistema di protezione e recupero del sito, potenzialmente replicabile grazie alle sue caratteristiche di spiccata modularità e flessibilità, e attrezzabile mediante la predisposizione e l’agevole implementazione di sistemi impiantistici ad energia rinnovabile di servizio e supporto alle visite, nonché di sistemi di sicurezza e di controllo dell’area.

Visti i frequenti episodi di danneggiamento occorsi recentemente in occasione di intensi eventi meteorici, questo importante intervento ha assunto in prima istanza un carattere di assoluta urgenza e priorità. A un anno dall’alluvione del 2023 il varo, dunque, alla presenza anche degli amministratori locali, della nuova copertura e l’avvio di altre attività come il proseguimento dello scavo del teatro, attività di studio e catalogazione.

Così Lucia Borgonzoni: “Abbiamo la fortuna di avere un sito unico, già definita la Pompei del Nord. Si tratta di ben 18 ettari e quello che si vede ad oggi è solo l'inizio di un gruppo di investimenti che il Ministero farà per recuperare tutto il sito, donarlo alla comunità non solo bolognese, ma italiana. Cercheremo di fare questo in tutto il Nord Italia dove l'archeologia è seconda, attualmente, rispetto ad altre priorità. Tante le potenzialità di tutti i siti disseminati nel Nord. Per Claterna punteremo anche a tecnologie interattive, innovative e moderne, per far vedere come all'epoca venivano vissute queste aree”. “Siamo agli inizi di un importante progetto voluto dal Ministero: questo è un primo step importante a cui ne seguiranno altri che permetteranno di aumentare ulteriormente la potenzialità del sito a livello turistico”.

Queste le parole del sindaco Luca Lelli condivise anche da Matteo Di Oto, assessore locale alla Cultura: “Siamo felici di queste novità inerenti Claterna. Una priorità sarà coinvolgere le scuole con tanti progetti e incontri: questo per sensibilizzare le nuove generazioni sul patrimonio culturale del nostro territorio”.