I giorni tra il 27 e il 30 dicembre sono spesso considerati ‘i giorni più superflui dell’anno’, la cui unica utilità è quella di riprendersi dai diversi cenoni e brindisi a non finire di Vigilia, Natale e Santo Stefano, in attesa della notte di San Silvestro. Per smaltire i pranzi infiniti, in Emilia-Romagna, sono svariate le attività che è possibile fare. Partendo dal Capoluogo, tra gli eventi più amati dai bolognesi nel weekend 21-23 dicembre - come riporta Bologna Welcome - vi è il concerto dell’Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale a Palazzo Pepoli, seguito dall’esibizione della Novensemble Orchestra, in programma il giorno successivo. Al terzo posto tra le preferenze e i ‘best seller’ sotto le Due Torri, si collocano la visita alla Torre dell’Orologio e alle Collezioni Comunali d’Arte.
"Gli andamenti sono positivi su tutti i versanti", dicono da Bologna Welcome. E le prenotazioni alberghiere, nei primi 20 giorni di dicembre, hanno sfiorato il 64%, con una leggera flessione rispetto al 2023 ascrivibile al fatto che quest’anno l’Immacolata non ha configurato Ponte, mentre nel 2023 è caduta di venerdì, sfiorando un 90% di occupazione. Per quanto riguarda Natale e Capodanno, lo storico delle prenotazioni "suggerisce una propensione a prenotare last-second (nel 2023, il 21% delle prenotazioni è stato effettuato il giorno precedente). Il dato, quindi, aumenterà con l’avvicinarsi di San Silvestro", riporta il portale ufficiale del turismo bolognese. Nel Modenese, invece, a Fanano, ha un grande successo tra i cittadini il ‘Presepe vivente’, oltre 250 figuranti scendono in piazza portando gli antichi mestieri: per alcuni sarà l’emozione di ripetere il lavoro faticoso dei nonni imparato da bambini, per altri sarà l’opportunità di portare in piazza il proprio lavoro attuale, ma svolto come in antichità. Buone previsioni di visitatori anche per il Museo Enzo Ferrari, il Museo Ferrari e alla Casa Museo Luciano Pavarotti. A Ferrara, è trepidante l’attesa per l ‘Incendio del Castello Estense’, quando in città sono previste tra le 20 e le 30mila persone allo scoccare della mezzanotte del primo dell’anno per l’accensione del castello tra fuochi d’artificio e alcuni dei più celebri brani della musica internazionale. In Romagna, a Ravenna, le vie del centro si dipingono dei colori delle festività. Ed è un Natale ravennate all’insegna della tradizione: a vincere su tutte le attività, infatti, sono i classici mercatini e il villaggio di Natale in piazza del Popolo.
Giovanni Di Caprio