REDAZIONE BOLOGNA

Bologna Città 30, Lepore a “Porta a porta”: “Non c’è caos, abbiamo fatto 20 multe in 10 giorni”

Il sindaco ospite della trasmissione di Bruno Vespa: “Salvini? E’ poco informato di quella che è la realtà bolognese. Noi abbiamo il 70% delle strade a 30, ma non significa tutto il territorio urbano. Significa che abbiamo scelto le strade sulla base delle linee guida del ministero”

Bologna, 23 gennaio 2024 – Il sindaco Matteo Lepore ha parlato di Città 30 a “Porta a porta” su Raiuno. "Abbiamo studiato tutte le strade, le abbiamo scelte in maniera oculata.

Bologna 30: cosa dice la direttiva di Salvini

A Bologna non c'è il caos, c'è una grandissima tranquillità. Nei primi giorni c'è stato un corteo che ha bloccato il traffico per una protesta, legittima, contro il limite dei 30. Poi c'è confusione per una marea di false notizie, giravano informazioni false delle strade in cui c'erano i controlli, hanno detto che abbiamo fatto migliaia di multe. Abbiamo fatto 20 multe in dieci giorni".

Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha parlato di Città 30 nella trasmissione "Porta a porta"
Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha parlato di Città 30 nella trasmissione "Porta a porta"

Poi un riferimento all'intervento del ministro Matteo Salvini in questi giorni sui social, secondo Lepore, "è poco informato di quella che è la realtà bolognese. Noi abbiamo il 70% delle strade a 30, ma non significa tutto il territorio urbano. Significa che abbiamo scelto le strade sulla base delle linee guida del ministero: dati dell'incidentalità, scuole e punti sensibili. Per come è fatta Bologna, che non è Milano e non è Barcellona, non abbiamo grandi viali, ma strade a due corsie. Abbiamo lasciato quelle più grandi ai 50 e ai 70, dove a luglio avremo gli autovelox autorizzati dal ministero".

Città 30, il sondaggio online del Carlino: clicca qui per partecipare / I risultati

"Prima di dire facciamo una direttiva su tutti i comuni italiani, confrontiamoci. Quella direttiva avrà impatti del tutto pericolosi, se si andranno a ridurre gli strumenti di controllo". Per Lepore, "quando si va forte e si fa un incidente, è un incidente quasi sicuramente mortale o molto grave. La priorità è salvare le vite in caso di incidente. Certo dobbiamo combattere chi usa il cellulare, fare corsi di guida sicura. Ma la velocità è la cosa che uccide".