REDAZIONE BOLOGNA

Città 30, la protesta. Il blitz dei tassisti interrompe il consiglio. E Bugani contrattacca

Uiltrasporti e Uritaxi, che non hanno firmato l’accordo col Comune, consegnano in Aula un documento firmato da quattrocento autisti. L’assessore: "Si agitano perché il tavolo con le altre sigle darà frutti". .

Città 30, la protesta. Il blitz dei tassisti interrompe il consiglio. E Bugani contrattacca

Città 30, la protesta. Il blitz dei tassisti interrompe il consiglio. E Bugani contrattacca

Le tensioni sulla Città 30 non frenano. E se non c’è (per ora) aria di schiarita tra il sindaco Matteo Lepore e le associazioni di categoria (Cna, Ascom, Confesercenti e Confartigianato) dopo le schermaglie sull’elenco di 76 strade che commercianti e artigiani vorrebbero far tornare a 50, in Consiglio comunale è andata in scena un’altra protesta da parte dei tassisti che ha fatto sospendere i lavori per qualche minuto.

"I tassisti avanzano proposte, il Comune risponde con supposte", uno dei cartelli esposti in Aula dagli autisti di Uiltrasporti e Uritaxi che non hanno aderito all’intesa sottoscritta tra l’amministrazione e le altre sigle dei tassisti. "Nessuno, da parte del Comune, ha ancora mai risposto alle nostre proposte. Trasporto pubblico locale di linea, artigiani e commercianti, sono già stati coinvolti e ricevuti dal Comune a seguito dell’entrata in vigore del provvedimento, noi no", lamentano Mirko Bergonzoni (segretario regionale Uiltrasporti) e Letizia Iorio (presidente provinciale Uri Taxi), che già nei giorni scorsi avevano annunciato che avrebbero manifestato il loro malcontento "sui problemi della Città a 30".

Interrotto il consiglio hanno anche consegnato un "documento con proposte concrete" corredato da 400 firme di tassisti. I temi, oltre al mancato coinvolgimento sulla Città 30 ("l’abbiamo scoperto dai giornali") sono vari: dai disagi provocati dai cantieri a quelli legati alla chiusura dell’area sotto la Garisenda, passando per il restringimento di alcune strade per far spazio alle ciclabili e "l’assenza di controlli da parte della Polizia locale sulle corsie preferenziali prive di telecamere". Ma le due sigle lamentano anche l’assenza di controlli sulle auto private parcheggiate sui posteggi taxi, la poca attenzione sulla sicurezza degli operatori notturni, le tariffe ferme da troppo tempo e le difficoltà incontrate nel fronteggiare l’utenza dell’aeroporto. Altri punti problematici inseriti nel documento, poi, riguardano la stazione e il kiss and ride, l’area della Fiera, i taxi abusivi e perfino i T-Days.

Le ragioni della protesta trovano sponda nella Lega, che con il capogruppo Matteo Di Benedetto esprime "totale solidarietà" e invita il sindaco Lepore "a cessare le ostilità, mettere da parte i pregiudizi ideologici e lavorare davvero per il bene comune, ascoltando le tante proposte messe in campo per migliorare la mobilità e i servizi da parte di chi evidentemente conosce le problematiche della viabilità di Bologna meglio di lui".

Di fronte al blitz dei tassisti, contrattacca l’assessore alle Relazioni sindacali, Massimo Bugani: "Fermo restando che come amministrazione siamo sempre disponibili ad ascoltare tutti, i miglioramenti al servizio taxi che la città ci chiede non arriveranno certo dalle proteste di chi non ha sottoscritto l’accordo con il Comune, ma dal lavoro che stiamo portando avanti al tavolo con Cna, Ascom, Unica-Cgil e Confartigianato. Un lavoro non sempre facile, ma serio, che confido darà presto i suoi frutti. Sarà forse per questo che Uil e Uri Taxi si stanno agitando così tanto?".

Rosalba Carbutti