Bologna, 1 febbraio 2024 – Dovrebbero volerci un pugno di settimane e almeno due mesi per vedere completamente a regime la nuova/vecchia preferenziale di via Farini, restaurata da Palazzo d’Accursio nell’articolata trattativa con i sindacati del trasporto pubblico. La preferenziale, che coprirà in direzione centro il tratto tra piazza Galvani e piazza Cavour, era stata rimossa dall’amministrazione comunale nel 2010.
Quattordici anni dopo rinviene come misura, a dire dal Comune, che aiuterà il traffico a smaltire ingorghi e imbuto, specialmente ad adiuvandum per il trasporto pubblico, zavorrato dalla chiusura di via San Vitale a causa dei lavori della Garisenda. Nella preferenziale, ha specificato il sindaco Matteo Lepore, potranno passare bus, moto e scooter, taxi, forze dell’ordine e mezzi di soccorso, ma non chiaramente le auto private. Da quando? Secondo quanto trapela, per vedere tutta la cartellonistica al suo posto servirà ancora qualche settimana, mentre per avere le autorizzazioni ministeriali ad accendere le telecamere occorreranno almeno due mesi.
Giornata intanto interlocutoria, quella di ieri, per la stesura definitiva della Direttiva del ministero dei Trasporti sulla Città 30. I tecnici del Mit sono al lavoro e dovrebbero licenziarla entro questa settimana. Matteo Salvini (Lega) e Galeazzo Bignami (FdI), ministro e viceministro, non recepiranno la modifica del Mit che allargherebbe le maglie di applicazione. Ma Bologna è sicura del suo operato, quindi dopo l’ufficialità del provvedimento ministeriale si potrebbe andare a un ulteriore braccio di ferro, con il Mit che potrebbe diffidare il Comune e poi disapplicare le delibere. Bologna sarebbe pronta a correttivi, bisognerà vedere di che portata. Intanto sono stati diramati dal Comune i nuovi dati sulle multe, dal 16 gennaio a oggi: 25 sanzioni per superamento dei 30 all’ora, 17 per la violazione dei 50, quest’ultimo un dato nuovo. Sul tema è intervenuta Confartigianato Bologna.
"Cercare di migliorare la mobilità in sicurezza è un elemento fondamentale, ma anche difficile da affrontare – ha spiegato il segretario Amilcare Renzi –. Più che misure singole, servono un ventaglio di interventi condivisi. C’è la Città 30 e ci sono i cantieri, tra i nostri associati vi è molta preoccupazione per l’impatto che tutto ciò potrà avere sulle attività, in particolare quelle di prossimità. In una fase come questa serve una forte sensibilità politica, per questo riteniamo importante un confronto trasparente, collaborativo e continuativo con l’amministrazione comunale su tutte queste misure, che riteniamo comunque debbano avere carattere sperimentale". Fronte politico, vuole vederci chiaro Azione.
"Il sindaco di Bologna vanta i dati delle prime settimane di sperimentazione, che indicano un abbattimento del numero degli incidenti e di conseguenza dei feriti e dei casi di mortalità – ha dichiarato il segretario bolognese, Serse Soverini –. Buona notizia. Noi abbiamo sempre sostenuto che non siamo contrari al principio di sicurezza stradale dei 30, ma sosteniamo che la sicurezza stradale non può essere disgiunta dalla funzionalità del provvedimento. Sul disagio e sulle difficoltà relative al traffico non ci sono ancora dati rilevati e aspettiamo di valutare. Un errore mettere in contrapposizione sicurezza stradale ed efficacia della viabilità".
Intanto la Lega insiste: si porti a due ore la durata dei biglietti dei bus visto l’allungamento dei tempi di percorrenza. "Ci auguriamo che le altre forze politiche ci seguono in questa proposta di buonsenso per dare risposta alle richieste di tanti cittadini", ha detto il capogruppo Matteo Di Benedetto. Il Carroccio promuoverà 30 banchetti in 30 luoghi tra città e provincia, tutti per raccogliere firme contro la Città 30. Sit-in di sabato mattina.
"Chiediamo il referendum da giugno". Ecco dove in città: angolo Indipendenza-Montegrappa e angolo IV Novembre-D’Azeglio, via M.E. Lepido 186 e via Emilia Ponente 162. Poi via Po n.15 angolo via degli Orti, via Arno 13/f, via Arno portico supermercato, angolo Duse-Beroaldo, angolo D’Azeglio-Carbonesi, angolo Stoppato-Lipparini. All’attacco anche FdI con Marta Evangelisti. "E’ pervenuta una segnalazione dai cittadini di Tolè (Vergato), relativa alle criticità e ai disagi riscontrati nei giorni immediatamente successivi all’introduzione del limite dei 30, in particolare ritardi delle corriere che arriverebbero fino a 30 minuti. Così non può andare, si intervenga".